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Horizon Forbidden West in nuovi dettagli su storia e interazione con i personaggi

Il narrative director di Horizon Forbidden West si sbottona sulla storia e i personaggi.

Mancano meno di due mesi all'uscita dell'attesissimo seguito della storia di Aloy, e a condividere ulteriori informazioni su cosa possiamo aspettarci della nuova opera di Guerrilla Games è stato il direttore narrativo di Horizon Forbidden West, Ben McCaw.

Il director ha rimarcato la qualità di audio e animazioni, ora molto migliorata, in modo da rendere "tutto un po' più autentico e realistico" negli insediamenti, nei quali ci sarà anche un "sistema di folla" migliorato.

"Una cosa che volevamo cambiare dal primo al secondo gioco", prosegue McCaw, "è farvi passare più tempo con personaggi chiave. Abbiamo cercato di farlo in modo consistente per tutto il gioco non solo per personaggi che si incontrano nella quest principale, ma anche personaggi di alcune missioni secondarie: non se ne vanno subito dopo una quest".

Da emarginata a Salvatrice

Anche Aloy subisce un cambiamento nella direzione narrativa di Forbidden West: se in Zero Dawn era un'emarginata, sottovalutata da quasi tutti, dopo gli eventi del gioco la prospettiva nei suoi confronti cambia totalmente, viene spesso chiamata "Salvatrice" e c'è molta aspettativa su di lei. "Aloy [...] vuole fare di tutto per salvare il mondo anche se significa farlo da sola; ma scoprirà anche che essere la Salvatrice è un mestiere solitario. Quindi sono le connessioni con gli altri che giustificano la volontà di salvare il mondo".

Il 18 Febbraio è quasi dietro l'angolo, dunque è lecito aspettarsi che Sony e Guerrilla stimoleranno i fan nei prossimi giorni, e di certo le informazioni sull'aspetto narrativo dell'opera sono interventi ben accetti.

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Fonte: Wccftech