Marvel's Spider-Man stava per tagliare zia May perché...aveva troppe rughe per essere animata
Le rughe non vanno d'accordo con le animazioni, anche in Marvel's Spider-Man.
È passato qualche anno dall'uscita di Marvel's Spider-Man sulle console Sony, ben recepito da critica e pubblico e seguito da Marvel's Spider-Man 2 annunciato solo poco tempo fa allo Showcase PlayStation, con l'introduzione di Venom. Marvel's Spider-Man ha colpito sin da subito per il comparto tecnico, restituendo personaggi credibili e una delle migliori produzioni su PlayStation 4 da questo punto di vista, probabilmente battuto soltanto da God of War e The Last of Us Parte II.
Sono molti gli aneddoti usciti sinora, soprattutto di natura tecnica, come la velocità di Peter Parker limitata tra il volteggiare tra i grattacieli per via di un hardware con specifiche ─ e lente ─ capacità di caricamento, ma ora abbiamo qualcosina anche su zia May. Intervistato da GamesRadar+, lo scrittore Dan Slott, che ha collaborato con Insomniac alla creazione del titolo, ha infatti rivelato alcuni dei problemi di sviluppo legati a una questione nemmeno presa in considerazione dai più: le rughe.
Per realizzare un modello credibile di una persona anziana, le rughe rappresentano un grosso ostacolo ed è anche per questo che nel mondo dei videogiochi si vedono pochi anziani e ancor meno sono quelli davvero ben realizzati. Come Slott dice, infatti:
"Volevano che zia May fosse solo una voce al telefono. In una versione preliminare del gioco, non volevano che zia May fosse un personaggio. Secondo loro, un personaggio anziano è molto difficile da creare, se lo si vuole ben fatto e realistico. Richiede lo stesso quantitativo di lavoro necessario per creare altri cinque personaggi".
Marisa Tomei (zia May nel MCU) ha però salvato la situazione, almeno indirettamente: "Sentite, Marisa Tomei non è affatto vecchia. Zia May non deve avere troppe rughe; può essere più giovanile". Ed ecco che la zia in Marvel's Spider-Man, non è più la dolce vecchietta che tutti abbiamo conosciuto, essendo una "via di mezzo" con quella presentata nel film con Tom Holland. La scelta non è dovuta solo per lo stare al passo coi tempi: questo aneddoto è utile a far capire quante situazioni si vengono a creare nello sviluppo di un videogioco, anche in un singolo personaggio.
Fonte: gamesradar.com