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Nintendo e il viola del GameCube 'poco mascolino': fu una vera 'battaglia' interna

A vent'anni dalla sua uscita, scopriamo un retroscena sul GameCube e i timori di Nintendo.

Il colore del GameCube è ormai iconico e salta all'occhio di chiunque conosca abbastanza bene l'industria videoludica, ma proprio la scelta della sua veste cromatica fu motivo di dibattito in Nintendo, vent'anni fa. La vice-presidente del marketing Perrin Kaplan ricorda che la divisione americana di Nintendo non era del tutto sicura di utilizzare quel colore, ai tempi.

"Avevamo suggerito che il viola non fosse il migliore con cui cominciare, ma il quartier generale insistette. Provammo a proporre il colore argentato e il nero, perché negli Stati Uniti nessuno aveva mai usato il viola prima di allora".

Kaplan spiega meglio le preoccupazioni sue e del team: il problema era che "sembrava un colore più 'femminile'. Credo che non desse molto l'idea di mascolino. Mi ricordo che all'E3 eravamo tutti molto nervosi, avevamo paura che la stampa ci andasse pesante con noi basandosi solo sul colore".

Al tempo, il presidente di Nintendo era Hiroshi Yamauchi, un uomo la cui leadership era fuori discussione, e la cui considerazione dell'opinione della divisione americana non era per nulla alta. Alla fine, il GameCube fu commercializzato con il suo iconico colore viola, ma più tardi ne furono fatte anche versioni nere e argentee, come proposto inizialmente da Kaplan, e altre zone del mondo lo conobbero addirittura in versioni arancioni e bianche.

Di che colore preferite che sia la vostra console? Ma soprattutto, vi lascereste (o vi sareste lasciati) scoraggiare dal colore dell'hardware?

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Fonte: IGN