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Nintendo contro i terremoti: i piani per proteggere lo sviluppo dei videogiochi in caso di disastro

Azioni di cui, si spera, non si sentirà la necessità.

Per Nintendo sono state giornate indaffarate, vista l'assemblea degli azionisti che ha aperto le porte a numerosi argomenti. Tra questi, ve n'è uno molto caro ai giapponesi, i terremoti o meglio, la salvaguardia di fronte a queste calamità naturali. Il Giappone infatti è uno dei territori più sismici al mondo e il ricordo di Fukushima avvenuto nel 2011 è ancora molto vivo tra i cittadini.

Per questo Nintendo ha avanzato un piano dettagliato per la conservazione del funzionamento della sede centrale e dello sviluppo dei videogiochi, enunciato dallo stesso presidente Shuntaro Furukawa:

"Anche se la nostra continuità aziendale è ostacolata da un disastro naturale, come un terremoto, o da qualche malattia infettiva pericolosa che è altamente contagiosa e potrebbe causare una grave condizione medica, abbiamo un piano di risposta documentato e abbiamo implementato varie misure proattive in modo che possiamo ripristinare le operazioni il più rapidamente possibile".

"Se si verifica un disastro, convocheremo un comitato di risposta guidato dal presidente che agirà per confermare la sicurezza dei nostri dipendenti, proteggere l'integrità delle proprietà dell'azienda e proteggere il personale e i sistemi di comunicazione per lo sforzo di ripristino."

Per quanto riguarda le singole operazioni aziendali, ci adoperiamo da sempre per garantire la regolare continuità del business, rivedendo costantemente le nostre priorità in caso di emergenza e predisponendo piani d'azione per ciascun dipartimento durante i normali orari. Se necessario, effettuiamo anche corsi di formazione sulla risposta ai disastri. Continueremo a prestare molta attenzione a fornire il piano di continuità aziendale ottimale in base allo sviluppo della nostra attività".

La sede Nintendo purtroppo si trova anche in un punto critico: Kyoto è in mezzo a diverse faglie tra cui quella Hanaore e la faglia del bacino di Nara Toen. I terremoti sono quasi all'ordine del giorno anche se spesso appena percettibili. Diviene chiaro come la tutela in questi casi, sia la priorità assoluta.

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Fonte: VGC