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Padre vieta i videogiochi al figlio, il ragazzo chiama la polizia

La polizia è dovuta intervenire per una lite tra padre e figlio scoppiata 'a causa' dei videogiochi.

Pochi giorni fa, la polizia di Spoleto è dovuta intervenire in seguito a una segnalazione di una lite domestica tra padre e figlio.

Il motivo della lite? A quanto pare il padre del ragazzo ha rimproverato il figlio perché passa troppo tempo davanti ai videogiochi invece che a studiare. Il ragazzo ha pensato di avvertire le forze dell'ordine affermando di essere stato colpito a una mano dal padre.

"Mio padre mi dice che non studio e penso solo ai videogames. Mi ha anche colpito ad una mano", riporta Umbriaon.it.

Si pensava a un caso di violenza domestica, ma dopo la chiamata al 113 la polizia ha notato che il ragazzo non presentava alcun segno di violenza e in seguito ha confessato di aver mentito sul colpo inferto dal padre.

L'uomo ha poi spiegato la situazione agli agenti, dicendo di aver rimproverato il figlio per il troppo tempo passato davanti ai videogiochi. Il padre ha anche raccontato di aver provato a disattivare la linea Internet nelle ore serali, tuttavia il ragazzo ha sempre trovato un modo per connettersi e giocare fino a tarda notte, trascurando lo studio.

Dopo aver appreso la storia, gli agenti di polizia hanno cercato di far comprendere l'importanza dello studio al giovane, aggiungendo che le forze dell'ordine devono essere chiamate solo per reali necessità.

Che ne pensate?

Fonte: Umbriaon.it.