PlayStation Plus e la retrocompatibilità PS1, PS2 e PSP analizzata da Digital Foundry
I vecchi giochi disponibili per gli abbonati a PlayStation Plus sono stati testati.
Come sappiamo il nuovo PlayStation Plus attualmente è disponibile in Asia. Il servizio in abbonamento offre la possibilità ai suoi utenti di poter giocare a titoli classici PS1, PS2 e PSP attraverso la retrocompatibilità. Ora, Digital Foundry ha parlato dei giochi presenti per chi è iscritto al livello Deluxe, analizzando quali sono le loro prestazioni che a quanto pare sono abbastanza deludenti.
L'emulazione è sempre una cosa difficile da ottenere, specialmente quando si cerca di stipare un paio di decenni di sistemi con diverse tecnologie di visualizzazione su un'unica piattaforma in modo coerente e fattibile. L'analisi quindi vuole sottolineare le cose che non vanno sperando in un futuro miglioramento.
A partire da Ape Escape, John Linneman apre il video di analisi con la notizia che l'attuale libreria di giochi per PS1 sul servizio è composta principalmente da versioni regionali PAL. Questo può essere un problema poiché le apparecchiature della regione PAL funzionavano a una frequenza di aggiornamento di 50 Hz rispetto a 60 Hz nelle regioni NTSC. Ciò significa che, ora che le nuove console come PS5 e PS4 emettono tutte a un minimo di 60 Hz, pertanto le versioni emulate dei giochi ottengono FPS molto variabili e la velocità dei giochi ridotta del 17%.
Ulteriori problemi sorgono con le funzionalità di rendering dell'emulatore fornito, che includono opzioni per diverse proporzioni e filtri dello schermo per personalizzare il gioco. Linneman osserva che l'opzione per l'upscaling dei giochi a una risoluzione (all'incirca) 1920 x 1440 funziona abbastanza bene e non distrugge gli elementi 2D, ma causa anche molta più instabilità in alcuni elementi 3D.
L'emulazione PSP nell'unico gioco disponibile, Echochrome, sembra abbastanza decente con elementi 3D aumentati a 1080p, anche se qualsiasi cosa 2D sembra essere filtrata e sfocata in misura fastidiosa. Gli stessi filtri retrò e le stesse opzioni di aspetto dello schermo si trovano anche in questo caso, una feature che per DF poteva benissimo non essere presente.
Insomma, sembra che PlayStation abbia ancora diverse cose da aggiustare in questo servizio in modo da offrire una buona retrocompatibilità ai propri utenti.
Fonte: Digital Foundry