Resident Evil 4 non è il gioco in cui Shinji Mikami ha dato tutto sé stesso
Mikami si mette a nudo in un'intervista.
Recentemente Bokeh Game Studio di Keiichiro Toyama ha pubblicato il primo episodio di una serie di interviste sotto il nome di Golden Hour. In questa serie di video il director di Silent Hill si siede per una chiacchierata con diversi sviluppatori.
Il primo protagonista ad essere intervistato è l'iconico Shinji Mikami e durante questa chiacchierata ha ammesso che in Resident Evil 4 c'è ben poco di sé stesso. Per il director di Resident Evil "c'è un Mikami creatore e un Mikami produttore" e quando la parte creativa condivide idee, quella di produttore viene esclusa completamente.
"Con il tempo, finisci per avere una doppia personalità", ha continuato Mikami. "Per Resident Evil 4, in realtà non ho fermato la mia frenesia da solo. Volevo che un produttore intervenisse e mi fermasse", ha aggiunto. Il director ha poi parlato del creatore Mikami in God Hand, il picchiaduro per PlayStation 2 lanciato in Giappone nel 2006 e in tutto il mondo nel 2007.
Come sottolinea Toyama nell'intervista, Resident Evil 4 ha stabilito un nuovo standard moderno per gli sparatutto in terza persona.