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Rockstar Games: il cofondatore Jamie King spiega perché ha lasciato la compagnia

Una figura chiave di Rockstar Games ha lasciato: perché?

L'importanza di Rockstar Games nel panorama videoludico mondiale è innegabile, ed è un'importanza che, nonostante svariate polemiche, le è stata conferita per aver sempre fatto dei lavori che rasentavano o raggiungevano l'impeccabilità. Nel primo decennio del XXI Secolo è stata autrice di capolavori, da Max Payne a Bully, a Grand Theft Auto 3, Vice City e San Andreas. In un periodo in cui Rockstar scopriva vette sempre più alte, il suo co-fondatore, Jamie King, ha deciso di lasciare.

La spiegazione arriva proprio da King stesso. In un'intervista concessa al canale YouTube Killaz, King svela che ci furono problemi di comunicazione riguardo la direzione che avrebbe intrapreso in seguito al successo del franchise Grand Theft Auto. "Sono andato via perché ho pensato che la situazione fosse unilaterale. Era un qualcosa di diverso, e quando l'ho scoperto mi sono detto «No, non voglio farlo più.» Mi toglieva tutta la sfida e la voglia".

King continua dicendo che era una questione molto personale. Vista la creatività dell'industria videoludica, a volte è difficile separare l'autore dall'opera. "Era una cosa personale, ma allo stesso tempo avevo capito su che terreno giocavo, e se non mi piaceva allora dovevo essere io ad andare".

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Nel 2006, dunque, dopo aver dato un ultimo contributo allo sviluppo di Grand Theft Auto 4 e Red Dead Redemption, King è andato alla ricerca di nuovi lidi. Successivamente, ha continuato a lavorare nel settore, prima di approdare in un'azienda che produce strumenti medicali in qualità di vice presidente del marketing.

Fonte: GameRant