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Mentre GTA V straccia tutti i record, l'industria dell'intrattenimento dà l'addio al “samurai d'acciaio”.
La notizia più importante della scorsa settimana non può essere che una e una soltanto: il 19 settembre, all'età di 85 anni, è morto l'ex presidente (e fino all'ultimo grande azionista) di Nintendo, Hiroshi Yamauchi. Se n'è andato il samurai d'acciaio dei videogiochi, l'uomo che con pugno di ferro ha guidato Nintendo per ben 53 anni, dal 1949 al 2002, trasformandola da semplice produttrice di carte da gioco nel più grande brand mondiale dei videogame e ricreando in sostanza la games industry da zero, dopo il crollo dei primi anni '80.
Eccessivo, controverso, spietato; ma anche geniale, visionario, noto per le sue performance cariche di passione ed orgoglio tipicamente giapponesi. L'uomo che, secondo la leggenda, sbattè con sdegno la porta in faccia ad una Microsoft pronta a ricoprirlo d'oro per comprare Nintendo, e che disse "no" a Ken Kutaragi e al suo lettore CD per SNES targato da Sony, che sarebbe poi diventato la prima PlayStation.
L'uomo che credette in un giovane e talentuoso game designer chiamato Shigeru Miyamoto e nel suo baffuto idraulico italiano, e che, insieme al geniale ingegnere Gunpei Yokoi, intravide per primo le potenzialità del gaming portatile, creando prima i Game & Watch e poi il Game Boy. In poche parole, è scomparsa forse la più grande personalità del mondo dei videogiochi e tutti, amanti o meno dell'attuale Nintendo, non possiamo che riconoscergli questo ruolo fondamentale nella storia del nostro passatempo preferito.
Solo una notizia di questo calibro poteva oscurare l'altro avvenimento "bomba" degli ultimi sette giorni, che ovviamente già tutti conoscete: l'uscita di Grand Theft Auto V (se ancora non l'avete letta, la nostra recensione è qui). Senza alcuna ombra di dubbio, il gioco più atteso di questa fine di generazione, e con molta probabilità anche il più "grosso" dell'era Xbox 360/PlayStation 3, in termini di tutto: di dimensioni fisiche, di budget, di guadagni.
"Yamauchi ha guidato Nintendo dal 1949 al 2002, trasformandola da semplice produttrice di carte da gioco nel più grande brand mondiale dei videogame"
A pochi giorni dalla sua uscita, il titolo Rockstar si è infatti già proiettato alla seconda posizione nella classifica dei migliori giochi di sempre di Metacritic, in sostanziale pareggio con il primo della lista (che, rullo di tamburi... è GTA IV!). Ma non solo: la cifra più impressionante del suo successo è data dagli incassi, che in un soli tre giorni hanno superato il miliardo di dollari. Un dato esplosivo, impressionante: il più grosso lancio nella storia dell'industria dell'intrattenimento, che surclassa Modern Warfare 2 con i suoi "miseri" 320 milioni al day one.
Attenzione, perché parlando di "industria dell'intrattenimento" includiamo film, musica... tutto. Il lancio di GTA V ha disintegrato Avatar, accartocciato il migliore degli Harry Potter, ammutolito l'ultimo disco di Madonna. Il che ci dà la misura di quanto enorme sia diventato ormai il settore del gaming, un tempo ghettizzato e considerato "una perdita di tempo" per adolescenti brufolosi, e ora assurto invece con prepotenza al ruolo di leader nel settore dell'intrattenimento.
Inutile dire che tutte o quasi le altre novità degli ultimi giorni spariscono rispetto a due juggernaut di queste proporzioni, ma questo non significa che non sia accaduto nient'altro di interessante. Abbiamo ad esempio saputo chi è il nuovo CEO di Electronic Arts, ossia colui che andrà a rimpiazzare John Riccitiello. Siamo curiosi di scoprire le sue nuove strategie per la compagnia, anche se una è già stata annunciata: nel campo FPS, EA è infatti fermamente intenzionata a sconfiggere Call of Duty, e farà di tutto perché Battlefield diventi la serie numero 1 in assoluto (cosa che, per quanto riguarda il gameplay, secondo il sottoscritto è già abbondantemente successa con Battlefield 3).
"La tanto discussa casa d'aste con soldi veri di Diablo III verrà ufficialmente chiusa: meglio tardi che mai, oppure il danno ormai è fatto?"
Ma notizie interessanti sono arrivate anche dall'ambito PC, con ad esempio Gabe Newell di Valve che è tornato a parlare della Steam Box: un progetto molto interessante e potenzialmente rivoluzionario, che però negli ultimi mesi era scomparso dai radar o quasi: ebbene, sembra che molto presto (si parla di una settimana) potremo saperne molto di più... Nel frattempo, il buon Gabe ci ha anche svelato gli ultimi dati riguardanti Steam, che a dispetto di un mercato dei PC in forte rallentamento ha realizzato una crescita del 76% su base annua in termini di affari. Non male!
Molto interessante anche l'annuncio di Blizzard relativo a Diablo III e alla sua tanto discussa casa d'aste con soldi veri, che verrà ufficialmente smantellata a partire dal prossimo anno. Personalmente sono stato sin dall'inizio molto critico nei confronti della sua inclusione, quindi non posso che accogliere questa decisione (sebbene molto tardiva) con soddisfazione.
Per il resto, sul fronte giochi la scorsa settimana ha visto l'annuncio del nuovo Wii Fit U, per il quale Nintendo ha in mente una politica "freemium" molto particolare, mentre sul fronte "multimediale" abbiamo visto una Microsoft sempre più lanciata, tanto da dichiarare di avere centinaia di idee per Xbox TV, la sua piattaforma di produzione/vendita di contenuti video che nei piani di Redmond sarà evidentemente centrale per quanto riguarda la next-gen. Restando in tema "TV", poi, Sony in questi giorni ha cominciato a parlare dell'arrivo di PS Vita TV anche in occidente, dichiarandosi sorpresa dal livello d'interesse che la periferica ha suscitato. Se l'annuncio di un lancio (per ora) japan-only vi aveva demoralizzato, non disperate, dunque: potremmo presto vederla anche da noi.