Gli SSD sono veloci, ma per uno studio possono causare il doppio delle emissioni di CO2 degli HDD
Arriva uno studio congiunto di due università americane.
I ricercatori della University of Wisconsin-Madison e della University of British Columbia hanno recentemente pubblicato uno studio in cui si afferma che le unità a stato solido, più comunemente denominate SSD, possono portare a raddoppiare le emissioni di carbonio rispetto alle unità disco rigido (HDD). Lo studio analizza l'impatto del carbonio di diversi dispositivi e componenti nel corso della loro vita.
I ricercatori ammettono che il funzionamento degli SSD consuma meno energia degli HDD, ma affermano che la produzione di SSD comporta emissioni molto più elevate. La maggior parte delle emissioni di carbonio di un SSD si sono già verificate prima che qualcuno iniziasse a utilizzarlo, supponendo che i processi di produzione si basino ancora principalmente sui combustibili fossili.
Lo studio sostiene che gli SSD hanno le emissioni più elevate di qualsiasi componente nei sistemi che li incorporano, comprendendo il 38% delle emissioni totali di un PC. In confronto, un HDD potrebbe essere responsabile del 9% delle emissioni di un sistema, una GPU l'11%, una CPU il 4%, una scheda madre il 17%, la RAM il 9%, un alimentatore il 4% e uno chassis il 6%.
Questa percentuale è stata calcolata su un SSD da 512 GB, ma è interessante notare che il costo del carbonio degli SSD durante la produzione aumenta linearmente con la capacità.
Lo studio suggerisce metodi per ridurre le emissioni dallo stoccaggio. La progettazione di SSD più duraturi è una soluzione ovvia, in quanto potrebbe portare a una minore produzione. Anche il riciclaggio e il riutilizzo della memoria flash (così come di altri componenti hardware) aiuterebbe l'ambiente.
Fonte: PCGamer