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Starfield ha una direzione artistica 'NASA-punk', un termine coniato apposta per la sua estetica

L'estetica NASA-punk di Starfield nelle parole degli sviluppatori.

Todd Howard aveva in precedenza descritto Starfield come "un gioco basato sull'esplorazione più concreto e con un'ambientazione più concreta" rispetto a The Elder Scrolls, pur non lesinando paragoni come quello di "Skyrim nello spazio", e sembra che per contribuire a realizzare questa visione sia stato proposto (o meglio, coniato) il termine NASA-punk.

"Nelle fasi iniziali del progetto, quando stavamo stabilendo l'estetica generale del gioco, abbiamo creato il termine 'NASA-punk' per descrivere un universo sci-fi un po' più concreto e verosimile", ha detto Istvan Pely ai microfoni di Xbox Wire. Il lead artist ha proseguito dicendo che l'intenzione era quella di dare una sensazione realistica: "Si può tracciare una linea dalla tecnologia spaziale attuale ed estrapolarla nel futuro in modo che sia credibile".

Il lead animator Rick Vicens ha poi fatto eco, riportando che dopo aver sentito quel termine "il team artistico è riuscito subito a prendere quelle parole e farle funzionare. Era il termine perfetto per la nostra direzione artistica e per mantenere fra tutti la stessa direzione realizzativa con uno stile consistente".

Una scelta di parole, dunque, adeguata e di cruciale importanza per lo sviluppo. C'è anche un retroscena sull'ispirazione: nel 2019 il capo di Bethesda ha visitato il quartier generale di SpaceX, e ha paragonato il viaggio spaziale in Starfield con il volo negli anni '40: "Esplorare è ancora pericoloso, anche se lo fa un sacco di gente".

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Fonte: PC Gamer