'I videogiochi al day one su un servizio in abbonamento non hanno senso' per il CEO di Take-Two
Meglio i giochi più datati a quanto pare.
Siamo ormai circondati da diversi servizi in abbonamento, con Xbox Game Pass che ha un po' stravolto il modo di giocare ma soprattutto di intendere un acquisto, almeno per i casual. Le grandi librerie messe a disposizione da questi servizi sono spesso sconfinati e sempre aggiornati e nel caso di quello Microsoft, anche con titoli appena usciti sul mercato.
Un parere discordante su quest'ultima pratica arriva direttamente dal CEO di Take-Two Strauss Zelnick, che definisce "senza senso" l'inserimento di giochi all'interno del servizio già dal loro debutto.
"Abbiamo supportato vari servizi in abbonamento e siamo felici di farlo", ha detto Zelnick. "Il nostro scetticismo riguardava il rendere disponibili i prodotti per console dal day one con l'abbonamento. Questo non ha alcun senso per noi perché, dal punto di vista economico, non pensiamo che i consumatori siano disposti a pagare per questo ─ perché dovrebbero? ─ e non possiamo permetterci di capovolgere la nostra attività in un modo che non ha senso dal punto di vista economico."
“Può essere potenzialmente interessante per IP che sono sul mercato da un po'. Se il loro prezzo si è ridotto, può avere senso dal punto di vista economico offrire quelli in abbonamento".
Strauss Zelnick si è dimostrato sempre piuttosto freddo per tali servizi, ma non rispecchia per forza la direzione che prenderà la società:
"Questa azienda non opera sulla base delle opinioni di una persona, inclusa la mia, e quando avrà senso supporteremo i servizi in abbonamento e, se è lì che il consumatore vuole andare, è lì che saremo".
Insomma, comanda il mercato come sempre. L'uscita dei titoli in day one su Game Pass ha sicuramente fruttato per Microsoft ma anche per i team di sviluppo, che hanno comunque visto un'ottima percentuale di acquisto finale del gioco in sé e anche di eventuali add-on. Sono valutazioni che probabilmente devono essere eseguite caso per caso.
Fonte: VGC