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Videogiochi, smartphone e l'intero web vengono paragonati alla cocaina al TG1

Una dipendenza nociva in grado di abbassare anche il Q.I.

Capita spesso, soprattutto in Italia, di assistere alla demonizzazione delle nuove tecnologie e soprattutto dei videogiochi, visti ancora come media di "Serie B" o dedicati esclusivamente a una fascia d'età molto bassa. Risulta veramente difficile trovare approfondimenti curati in tal senso o quantomeno, imparziali e con voglia reale di capire il fenomeno.

Proprio al TG1 ha partecipato in un servizio dedidato, Andrea Cangini, senatore di Forza Italia e facente parte della commissione Istruzione al Senato e anche autore del libro CocaWeb, in cui essenzialmente si paragona il mondo di videogiochi, smartphone e web alla cocaina.

Tralasciando una discreta differenza nella fascia di prezzo, il paragone deriverebbe dal fatto che entrambe le componenti creino dipendenza, visto che riescono a stimolare l'ormone del piacere (stimolato anche guardando un bel tramonto, ma soprassediamo). Secondo Cangini inoltre, da quando gli smartphone sono alla portata di tutti, si è assistito a un aumento di disagi mentali, aggressività e disturbi alimentari e anche un abbassamento del quoziente intellettivo medio. Insomma, peggio di così non si può.

L'ultima affermazione potrebbe effettivamente spiegare molte cose, ma come sappiamo un po' tutti, questi elementi demonizzati sono solo strumenti. È inutile elencare tutti i benefici portati da queste tecnologie ma a volte è davvero incredibile come si ricerchi solo la controparte negativa di un certo argomento. Vi lasciamo con il servizio integrale.

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