The Callisto Protocol alla scoperta della tecnologia dietro i dettagli più cruenti e truculenti
Ce ne parla Mark James, Chief Technical Officer di Striking Distance.
Quando si crea un nuovo gioco, una parte importante dello sviluppo è dedicata a scegliere fra il creare un motore grafico proprietario o utilizzare uno dei tool già esistenti e ottimamente supportati dalle case di produzione. Nel caso di The Callisto Protocol, Striking Distance Studios ha deciso di optare per la seconda opzione, avvalendosi dell’Unreal Engine nella sua versione 4.27.
I ragazzi di IGN hanno avuto occasione di parlare con il Chef Technical Officer della casa di sviluppo, Mark James, per discutere del business e dello sviluppo di un gioco, di come Unreal li abbia aiutati e dei miglioramenti che il team ha portato nell’engine.
Durante l’intervista, James ha spiegato come partire con un engine già utilizzato in centinaia di giochi sia un grande vantaggio per un nuovo team come quello di Striking Distance Studios, anche se ci sono sicuramente dei cambiamenti che si apportano al motore base per andare incontro alle esigenze di sviluppo del prodotto, comunicando di pari passo con Epic su cosa era stato modificato per aiutarne l’integrazione. In particolare di come sia stato customizzato l’Unreal Simple Demolition System, che è stato reso molto più diegetico ad esempio nella barra dell’energia di ogni nemico, che rappresenta bene i danni alla carne, ai muscoli e alle ossa portando l’engine verso una rappresentazione più gore degli schizzi di sangue e degli smembramenti.
Tutta l’intervista la trovate nel link a fine pagina, si tratta di una lettura molto interessante per chi non si ferma alla superficie di un titolo, ma vuole conoscerne ogni sfaccettatura.
Fonte: IGN