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'1917 è il film che sembra Fortnite' per Repubblica. Il paragone più assurdo degli ultimi tempi?

Tre Oscar vinti per "il primo film d'autore che sembra un videogioco sparatutto".

"Se volete capire la ragione dei tre Oscar "tecnici" di "1917" (sonoro; fotografia; effetti speciali) e perché il capolavoro di Sam Mendes non è stato premiato anche come miglior film; e se volete finalmente scoprire cosa appassiona davvero vostro figlio adolescente quando sta davanti al computer; la risposta è sempre la stessa: Fortnite.

"1917 passerà alla storia come il primo film d'autore che sembra un videogioco sparatutto".

Ok, cosa abbiamo fatto di male per meritarci delle frasi del genere? (chi vi scrive è tifoso del Torino, non sto già soffrendo abbastanza?)

Di fronte al titolo di un articolo di la Repubblica curato da Riccardo Luna ci aspettavamo il tipico sensazionalismo da titolo, quel paragone che vuole attirare l'attenzione e magari aiutare l'indicizzazione associando gli Oscar, un film noto e il gioco più in voga negli ultimi anni. Ma purtroppo così non è e l'intero articolo è un paragone forzato che sembra giustificato in qualche modo solo dal fatto che 1917 sia stato girato in un unico piano sequenza.

Il pezzo di Luna ha addirittura il coraggio di affermare che il film di Mendes riproduca estetica, schemi e livelli di Fortnite. Come in Fortnite i due soldati protagonisti del film devono sparare e sopravvivere in un ambiente ostile, la telecamera segue i personaggi esattamente come l'inquadratura accompagna il giocatore di Fortnite, e in entrambi i casi non si sa mai dove si potrebbe nascondere un nemico o una minaccia.

"Incredibilmente" 1917 sembra ricordare l'imprevedibilità e la pericolosità della guerra reale, chi l'avrebbe mai detto!

"Non è solo il piano sequenza a farti sentire in un videogioco: c'è la costruzione della storia, una storia vera montata come se fossimo davanti a una console (?). L'annuncio della missione impossibile, l'equipaggiamento di armi e strumenti per sopravvivere, le cose da raccogliere lungo il percorso che possono allungarti la vita e la sensazione che la storia proceda a livelli, ogni volta che ne superi uno, la scena cambia".

Interessante il fatto che lo stesso articolo sottolinei come su Twitter si parli parecchio di questo paragone proponendo anche un link ai tweet che riguardano 1917 e Fortnite. Peccato che questo sia pieno zeppo di utenti che criticano e sparano a zero su Repubblica.

Vi prego, diteci cosa c'entra Fortnite con tutto questo e perché dobbiamo ritrovarci di fronte a un articolo che afferma che l'Academy probabilmente non ha premiato 1917 per la sua natura di "film videogame" e che magari i nipoti dei critici avrebbero sicuramente fatto il contrario. Di fronte a queste "analisi" viene quasi voglia di rimpiangere le crociate contro i videogiochi violenti.

Fonte: Repubblica