Il 27% dei britannici ha acquistato un videogioco vietato ai minori di 18 anni quando ancora non era maggiorenne
I risultati provengono da un sondaggio svolto tra oltre 2000 persone di differenti fasce d'età.
La compagnia YouGov ha pubblicato un nuovo sondaggio che ha chiesto l'opinione di 2.000 cittadini britannici di differenti fasce d'età, riguardo l'acquisto di videogiochi vietati ai minori di 18 anni.
Come riporta Games Industry, il 27% degli intervistati ha ammesso di aver effettuato l'acquisto di un videogioco vietato ai minori non avendo ancora raggiunto l'età idonea. Il 47% di loro ha invece affermato di averne giocato uno. Le percentuali aumentano significativamente quando a rispondere sono i cittadini appartenenti fascia d'età più bassa, i cosiddetti millennial. Tra loro, il 35% ha acquistato un videogioco vietato e il 65% lo ha giocato.
Dopo aver letto i risultati del sondaggio, Games Industry ha contattato i vertici dell'amministrazione PEGI, il sistema che si occupa di classificare e di fornire un rating ai titoli che arrivano sul mercato. Un portavoce ha dichiarato che "nel Regno Unito, la legge Videro Recordings Act del 1984 pone serissime responsabilità sulle spalle dei venditori in modo tale che questi si assicurino di non vendere prodotti con restrizioni a clienti che non le rispettino".
"Le sanzioni includono multe salate e, per chi continua a violare la legge, anche l'arresto. Il rispetto delle regole dovrebbe essere assicurato dagli ufficiali del Trading Standards che effettuano controlli a campione". Se per i rivenditori al dettaglio questo tipo di controlli possono essere facili da applicare, per quanto riguarda le vendite digitali la situazione è molto complessa.
"I retailer online di videogiochi in formato digitale non sono soggetti a questa legge dato che si applica solo ai prodotti fisici", ha proseguito il portavoce. "Invece i distributori online di prodotti fisici rientrano nelle previsioni di legge, ma l'unico controllo che possono eseguire è sulla carta di credito utilizzata per gli acquisti, che dovrebbe essere posseduta solo da persone maggiorenni".
"Purtroppo le vendite digitali sono regolarizzate solamente da un rating informativo, che può soltanto sconsigliare l'acquisto ai minori e non impedirlo". Per le fasce d'età più giovani lo shopping online è ormai una consuetudine, e gli organi di vigilanza dovrebbero studiare nuovi metodi per far rispettare la legge che impone un limite d'età alla vendita di particolari videogiochi.
Che ne pensate di questo fenomeno? Tenderà a diffondersi in futuro tra i più giovani? Pensate che verranno presi provvedimenti per tutelare il rispetto della legge?