Activision accusata per uno spot di Call of Duty: Modern Warfare 3
A distanza di circa otto mesi.
Activision è stata accusata per aver trasmesso uno spot di Call of Duty: Modern Warfare 3 a un orario inappropriato.
In seguito alle segnalazioni di due spettatori, la Advertising Standards Agency ha decretato che lo spot non sarebbe dovuto essere trasmesso nel primo pomeriggio.
Lo spot è stato mostrato alle 14:30 di sabato 6 novembre 2011 su Sky Sports 1, durante una partita di Premier League. Uno degli spettatori si è lamentato del fatto che il figlio, di un'età compresa tra i 2 e i 4 anni, sarebbe rimasto impressionato dal video.
In risposta a quanto riportato dall'ASA, Activision ha dichiarato di aver pensato che la trasmissione durante una partita di calcio cadesse al di fuori delle restrizioni, aggiungendo che lo spot in questione era anche stato modificato con la rimozione di tutti i contenuti violenti o impressionanti. Activision ha poi aggiunto che la BBFC ha classificato lo spot con l'apposito certificato.
L'ASA ha comunque respinto la difesa di Activision, decretando che lo spot non potrà essere trasmesso prima delle 19:30.
Considerando che stiamo parlando di una pubblicità pensata per invitare alla prenotazione di un gioco uscito mesi fa, dubitiamo che Activision deciderà di ricorrere in appello.