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Activision Blizzard paga i suoi dipendenti in cambio del monitoraggio del loro stato di salute

Non è obbligatorio, ma è abbastanza inquietante.

Sembra che Activision Blizzard stia monitorando lo stato di salute dei suoi dipendenti tramite applicazioni di terze parti come Ovia e Fitbit, la compagna offre in cambio un compenso giornaliero di 1 dollaro.

Come riportano i colleghi di Eurogamer.net, la compagnia starebbe incentivando i suoi dipendenti a condividere i propri dati con Ovia Health, dati che poi le compagnie possono recuperare pagando, i dati sono principalmente di natura medica e comprendono il monitoraggio della salute mentale, sonno e dieta e gravidanze. Secondo Activision Blizzard, la proposta non è stata presa molto bene all'inizio (parliamo del 2014), tuttavia anche grazie ad importanti incentivi finanziari, i dipendenti hanno cominciato a condividere i propri dati personali.

L'azienda sembra essere molto entusiasta di questo programma (che come lei stessa ha confessato, consente un notevole risparmio sulle visite mediche), tuttavia sono stati in molti a farsi qualche domanda su tale iniziativa, principalmente legate al diritto della privacy. Pur non essendo una pratica obbligatoria (i dipendenti possono infatti decidere se accettare o meno) non siamo molto convinti di questa idea, infatti (oltre al fatto che stiamo parlando di concedere dati personali a soggetti di terze parti), non si può escludere che la stessa Activision Blizzard possa decidere di utilizzare queste informazioni per dei licenziamenti "mirati" (un dipendente malato avrà più bisogno di assistenza rispetto ad uno sano).

Cosa ne pensate?