Ubisoft e Activision Blizzard: sviluppatori uniti contro una cultura di abusi e inazione
'Abbiamo bisogno di un cambiamento in tutto il settore'.
Una nuova lettera aperta firmata da quasi 500 dipendenti Ubisoft attuali ed ex annuncia la loro solidarietà con i lavoratori di Activision Blizzard e richiede un cambiamento sistemico nell'intera industria dei videogiochi, riporta Axios.
"Nella scorsa settimana, l'industria dei giochi è stata ancora una volta scossa da rivelazioni che sono state a lungo conosciute da troppi di noi", si legge nella lettera, condivisa con Stephen Totilo di Axios. "Rivelazioni che un anno fa riguardavano Ubisoft. È chiaro, dalla frequenza di questi report, che esiste una cultura diffusa e profondamente radicata di abuso all'interno del settore".
Il punto di rottura è arrivato con il caso Activision Blizzard, portato alla luce dallo stato della California con la causa legale diventata pubblica la scorsa settimana. La causa descrive un ambiente di abusi contro le dipendenti di sesso femminile e si riferisce all'azienda come "un terreno fertile per molestie e discriminazioni contro le donne".
"Abbiamo bisogno di cambiamenti reali all'interno di Ubisoft, all'interno di Activision Blizzard e in tutto il settore", continua la lettera. "A tal fine, proponiamo che Activision Blizzard, Ubisoft e altri publisher e sviluppatori leader del settore collaborino e accettino una serie di regole e processi per la gestione delle segnalazioni di questi reati. Questa collaborazione deve coinvolgere i dipendenti in posizioni non dirigenziali e le rappresentanze sindacali. Questo è essenziale per garantire che coloro che sono direttamente interessati da questi comportamenti siano alla guida del cambiamento".
I dipendenti Activision Blizzard hanno scioperato per protestare contro le azioni discutibili dei loro datori di lavoro e la cultura aziendale. Ciò ha raccolto un ampio sostegno da tutto il settore, con qualcuno che ha chiesto ai fan di non giocare a giochi come Call of Duty e Overwatch durante la dimostrazione.
Fonte: Kotaku.