Activision Blizzard un 'vero inferno'. Le dure parole dei lavoratori del dipartimento 'Controllo Qualità'
Tante ore, stipendio basso e molto altro.
Il vaso di Pandora è sempre più aperto e le ultime dichiarazioni di chi ha lavorato nel dipartimento QA di Activision Blizzard fanno rabbrividire. Kotaku ha per l'occasione raccolto alcune testimonianze che descrivono quel dipartimento come un vero e proprio inferno.
Molti dipendenti hanno dichiarato che le settimane lavorative erano costituite da 50 o 60 ore, con alcuni conteggi che superavano le 70 ore. Per non parlare dello stipendio: il gruppo di dipendenti Activision che ha fondato l'ABK Workers Alliance non ha condiviso i dati salariali, ma a quanto pare tutti sembrano attestarsi in una fascia molto bassa.
Un dipendente ha detto che la paga si aggira intorno ai 14 dollari l'ora. Un altro ha detto che varia da $ 15 a $ 17 all'ora. Un altro membro dello staff, che ha preferito rimanere anonimo, non ha condiviso quanto guadagna attualmente, ma ha notato di aver subito un taglio di $ 7 all'ora. Ci sono voluti sette anni per tornare al livello di stipendio di prima.
"Non potevo permettermi di vivere da solo", si legge in una dichiarazione di un addetto al controllo qualità. "Non ho prestiti di alcun tipo, né figli, e vivo con il mio partner, quindi penso di stare meglio della maggior parte degli altri. Ma conosco molte persone che letteralmente non possono prendersi una pausa dal lavoro in questo momento nonostante la loro salute mentale sia assolutamente terribile, perché non sarebbero in grado di permettersi le necessità di base come l'affitto e il cibo".
"Devo vivere in una casa con almeno altre tre persone per permettermi di sopravvivere senza saltare i pasti", ha detto un altro dipendente anonimo. "Anche con quattro adulti che guadagnano il pane in casa, è ancora difficile sbarcare il lunario pur essendo disponibili a lavorare per Activision QA". Non si tratta solo di stipendi bassi, ma anche della mancanza di bonus.
Il Texas, dove ha sede uno degli studi di Activision, non impone un congedo per malattia retribuito se il dipendente è a contratto. Poiché molti membri dello staff di QA sono in servizio a contratto, l'editore non è obbligato a offrire vantaggi che in genere derivano da ruoli a tempo pieno. E una volta scaduto il contratto, a quei dipendenti vengono offerte poche tutele.
A livello di inclusività, le persone transessuali riferiscono di avere diversi problemi con i colleghi: un problema segnalato nel documento ufficiale è che molti dei programmi interni dell'azienda "sono quasi sempre predefiniti con nomi legali". Per cambiare il nome occorre quindi contattare un superiore o qualcuno nel dipartimento delle risorse umane. Quel che è peggio, molti di quei programmi reimpostano in modo persistente i nomi dei dipendenti.
Non è finita qui: un dipendente riporta comportamenti tossici da parte dei suoi colleghi quando ha chiesto di utilizzare i pronomi giusti: "Un membro della squadra ha fatto il classico 'scherzo', 'Mi identifico come un elicottero d'attacco', mentre era seduto a pochi posti da me e nessuno ha detto nulla per correggerlo".
Per adesso Activision Blizzard non ha fatto nessuna dichiarazione a riguardo.
Fonte: Kotaku