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Affectiva: e se i videogiochi reagissero alle nostre emozioni?

Scopriamo il progetto di questa startup.

Nevermind e il genere horror sono solo una delle possibili applicazioni.

I videogiochi si stanno evolvendo, è impossibile negarlo, e al di là della realtà virtuale e della realtà aumentata i titoli potrebbero molto presto iniziare a reagire al giocatore stesso.

Affectiva è una startup che sta lavorando su un software in grado di determinare le emozioni dei videogiocatori, permettendo al videogioco di agire di conseguenza. Come? Uno dei primi esempi è Nevermind, un thriller psicologico che aumenta il proprio livello di difficoltà in base all'ansia e alla paura del giocatore.

"I giochi sono progettati in modo da accompagnarci in un viaggio emozionale, ma non sentono o si adattano alle emozioni dei giocatori," spiega il sito di Affectiva. "La nostra tecnologia sta trasformando l'industria dei videogiochi dando agli sviluppatori i mezzi per creare giochi più immersivi e dando ai giocatori la possibilità di indirizzare il gameplay attraverso le proprie emozioni".

Il software di Affectiva potrebbe essere utilizzato anche in altri campi come le analisi di mercato o per capire le emozioni del pubblico di una trasmissione televisiva o di una diretta su Twitch. Altri possibili campi di applicazione sono quello legale e della robotica.

Cosa pensate di questa tecnologia e di un'eventuale ondata di quello che viene definito "gaming consapevole delle emozioni"?

Fonte: Gamespot

Avatar di Alessandro Baravalle
Alessandro Baravalle: Si avvicina al mondo dei videogiochi grazie ad un porcospino blu incredibilmente veloce e a un certo "Signor Bison". Crede che il Sega Saturn sia la miglior console mai creata e che un giorno il mondo gli darà ragione.
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Nevermind

Xbox One, PC, Mac

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