Skip to main content

Alec Holowka: dopo il suicidio un lungo ricordo del collega Scott Benson

"Amico, collaboratore, incubo, il motivo per cui sono finito in terapia".

La scorsa settimana è purtroppo stata la settimana della storia di Alec Holowka e del tristissimo epilogo di una vicenda che forse non verrà mai davvero rivelata e spiegata in toto ma che al momento è costata una vita e ha avuto un impatto importante su quella di altri. Alec Holowka era un artista e uno sviluppatore talentuoso che ha avuto un ruolo fondamentale nella creazione di una piccola perla come Night in the Woods ma era anche un uomo con parecchi problemi comportamentali che alla fine non ce l'ha fatta.

Holowka ha iniziato a far parlare di sé quando la scorsa settimana è stato accusato di violenza sessuale dalla nota Zoe Quinn e da alcune altre presunte vittime. Le prime accuse hanno spinto gli altri membri dello studio di Night in the Woods a tagliare i ponti con Alec arrivando anche a cancellare un progetto già in sviluppo. Poi solo pochi giorni fa un fulmine a ciel sereno: la sorella di Alec, Eileen Mary Holowka, ha rivelato attraverso Twitter che l'uomo era scomparso lasciando intendere che si trattasse di un suicidio.

Una situazione estremamente tragica in cui Eileen stessa ha chiesto a tutti di non strumentalizzare la morte del fratello per attaccare la Quinn o le altre donne che lo avevano accusato. Parole purtroppo al vento con minacce e accuse pesantissime che ovviamente hanno sommerso Zoe Quinn. C'è chi parla di accuse fasulle e chi invece, compresa la sorella di Alec, parla di un uomo tutt'altro che perfetto che con fatica stava cercando di rialzarsi e risolvere i propri problemi.

Come abbiamo già detto la verità rimarrà probabilmente celata e distorta per sempre ma intanto abbiamo tra le mani un nuovo significativo tassello grazie a un lunghissimo ricordo condiviso su Medium da Scott Benson. Un altro co-creatore di Night in the Woods che dopo le accuse di Zoe Quinn aveva espresso la propria solidarietà dichiarando: "crediamo nel racconto di Zoe sulle azioni di Alec e siamo molto tristi e molto arrabbiati per questi episodi". Benson stesso si definisce sotto molti aspetti una vittima di Holowka ma anche un suo grande amico. La descrizione utilizzata è davvero peculiare e far riflettere non poco.

"Alec è stato un mio amico, un mio collega, un incubo, l'origine del mio disturbo da stress post traumatico e la ragione per cui sono stato in terapia".

È un racconto di periodi estremamente bui con il 2015 indicato come il peggiore, caratterizzato da un vero e proprio esaurimento nervoso e dall'allontanamento completo dallo sviluppo. Solo nel 2016 ci fu il ritorno dopo uno sforzo comune che ha portato sia Holowka che Benson in terapia, il primo per disturbi dell'umore e il secondo per ansia e disturbo da stress post traumatico.

Benson non stenta a credere ai racconti delle vittime di Holowka e conferma un continuo comportamento abusivo da parte di una persona descritta come paranoica e purtroppo in preda a manie suicide. Nel momento più buio c'è stato spazio anche per gli psicofarmaci e per il tentativo di spingerlo a contattare tutte le persone a cui aveva fatto del male in qualche modo.

La pubblicazione di Night in the Woods viene definita un miracolo ma anche un'esperienza che ha lasciato delle profonde cicatrici sia su Benson che sull'altra co-creatrice, Bethany Hockenberry.

Il nostro consiglio è quello di leggere l'intero post di Benson e soprattutto di avere rispetto per l'intera vicenda, per la tragica fine di Alec Holowka e per tutte le persone coinvolte.

Fonte: The Gamer