Amazon colpita da una super multa da 887 milioni di dollari
Poca sicurezza per i dati degli utenti?
La CNPD, ovvero la Commission Nationale pour la Protection des Données (Commissione Nazionale per la Protezione dei Dati) con sede in Lussemburgo, ha multato il noto colosso Amazon per ben 887 milioni di dollari, ovvero quasi 746 milioni di euro.
Il motivo? Aver violato le regolamentazioni europee sul trattamento dei dati sensibili degli utenti e aver esposto tali dati a problemi di sicurezza.
Amazon, ovviamente, ha fortemente negato tali accuse e annunciato l'intenzione di far ricorso in appello:
"Mantenere la fiducia e la sicurezza delle informazioni dei nostri clienti sono le nostre priorità. Non c'è stata alcuna fuga di dati sensibili e nessun dato dei nostri clienti è stato esposto a terze parti. Questi fatti sono senza fondamento. Siamo in profondo disaccordo con la decisione della CNPD e abbiamo intenzione di appellarci. La decisione su come mostriamo pubblicità rilevante agli interessi dei nostri clienti si basa su interpretazioni soggettive e vaghe della normativa europea sulla privacy e la sanzione proposta è del tutto sproporzionata anche rispetto a tale interpretazione.".
La CNPD sta sorvegliando Amazon già dal 2018, da quando il gruppo francese per i diritti delle privacy La Quadrature du Net, accusò formalmente Amazon di violare le regolamentazioni europee.
Dopo ben tre anni di indagini, pare che il verdetto del garante europeo sia decisamente "colpevole".
Ovviamente, se Amazon ricorrerà in appello, la questione potrebbe protrarsi ancora per parecchio tempo, quindi non sappiamo se, alla fine, Amazon sarà costretta a sborsare quasi un miliardo di dollari, oppure se ne uscirà illesa.
Di certo, sebbene si tratti di una cifra importante, sono bricioline rispetto agli introiti registrati nell'ultimo trimestre, di quasi 100 miliardi di dollari.
Fonte: CNBC