Amnesia Rebirth è una perla horror ma oggi arriva l'Adventure Mode per tutti i deboli di cuore
Il tormentato viaggio di Tasi Trianon fa meno paura.
Non che ce ne fosse bisogno ma la recensione di Amnesia Rebirth ha dimostrato ancora una volta quanto talento per l'orrore d'autore ci sia all'interno dell'ormai apprezzato team di Frictional Games.
Dopo Penumbra, Amnesia: The Dark Descent e SOMA, la software house svedese è tornata nell'universo di Amnesia con un'avventura inedita e standalone che ci trasporta in un setting insolito e affascinante per un horror: il deserto algerino. Amnesia Rebirth è un titolo che imbocca la strada dell'horror psicologico senza scadere in jumpscare ma costruendo una tensione forte di atmosfere e scenari molto ricercati e di una cura per i dettagli al limite del maniacale.
Detto questo è un titolo che sicuramente può e vuole fare paura e già come successo in passato gli sviluppatori hanno deciso di introdurre una Adventure Mode per limare questo aspetto. Di cosa si tratta? È un nuovo modo per vivere l'avventura di Tasi Trianon, la protagonista che dopo un incidente si trova dispersa nel deserto.
Il focus è tutto sulla narrazione e sui puzzle senza l'ansia di incontri letali con delle creature mostruose o gli effetti negativi dell'oscurità e della paura. C'è anche un lavoro sull'illuminazione e sulle atmosfere che potete scoprire in dettaglio nel video di presentazione della modalità.
Per ora l'Adventure Mode è disponibile su PC (Steam, Epic Games Store e GOG) e arriverà su PS4 nelle prossime settimane. Sia che amiate gli horror o che vogliate sfruttare questa modalità più "soft" da quel punto di vista, il nostro consiglio è quello di non lasciarvi sfuggire un gioco decisamente molto riuscito.