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Among Us ha un primato curioso: è il gioco più scopiazzato dell'anno

C'è ben più di un impostore, in giro.

Among Us, dopo un lancio in cui non aveva fatto faville, è diventato il fenomeno dell'anno, arrivando ad avere mezzo miliardo di giocatori nel solo mese di novembre.

Un successo del genere, naturalmente, non può che attirare le attenzioni dell'industria e, quindi, della concorrenza, come dimostrato dall'arrivo sugli store online di tutta una serie di epigoni più o meno spudorati pronti a vampirizzarne la popolarità.

Del resto, quel che ne ha fatto il successo è stato il concept (di per sé non originale: deriva da live party game come Mafia o Werewolf) applicato in un contesto di gaming semplice e sociale. Quindi qualcosa di facilmente replicabile senza grossi sforzi, e applicando solo piccoli cambiamenti alla formula e alla presentazione.

Molti di questi giochi, naturalmente, sono rip-off di origine asiatica, prevalentemente cinese. Esistono però rip-off concettuali decisamente più inaspettati e significativi, ad esempio la modalità Spy Within / Spie come noi all'interno di Fortnite. Ed ecco dunque arrivare Werewolf Among Us, Killer: Infected One of Us, Imposter Inside Us, Pretend... VRChat ha, al suo interno, una stanza per poter giocare ad Among Us in prima persona. L'idea più simpatica, probabilmente, è venuta a chi ha ideato Among Us Story Mode, originariamente intitolato, in maniera molto azzeccata, Among Us But It's Single Player. Voi che ne pensate? Avete provato qualcuna di queste imitazioni?

Fonte: PC Gamer