Apex Legends fu rinviato di poche ore per un motivo molto particolare ed emozionante
E lo racconta proprio il diretto interessato.
Molto spesso, soprattutto in questo periodo, ci troviamo di fronte a diversi titoli rinviati per i motivi più disparati: ebbene oggi vogliamo raccontarvi qualcosa di emozionante che ha colpito il lancio di Apex Legends.
Il battle royale nel 2019 fu rinviato internamente di poche ore per consentire al capo programmatore Jon Shiring di finalizzare l'adozione di sua figlia, dato che nelle ore del lancio sarebbe dovuto comparire in tribunale per completare le pratiche. "Lo avevamo programmato per quella mattina" scrive Shiring su Twitter "e poi la mia nomina in tribunale per finalizzare la mia adozione è arrivata. La corte aveva scelto il 4 febbraio alle 10, nello stesso momento del lancio di Apex, e così sono andato nel panico, dato che gestivo il team operativo e dei servizi online per il gioco".
Fortunatamente tutti i membri dello studio di sviluppo hanno poi concordato per far slittare di qualche ora l'uscita di Apex Legends, proprio per consentirgli di andare in tribunale. Il lancio era previsto alle 10:00 PT (le 19:00 in Italia) ma fu rinviato alle 12:00 PT. "E' stata una mattinata fantastica per me e la mia famiglia", ha detto Shiring. "Ecco perché Apex è stato lanciato in un momento strano...perché Respawn ha dato la priorità prima alla mia famiglia".
Apex Legends ha recentemente ottenuto il cross-play tra le diverse piattaforme. Il gioco è disponibile per PC, Xbox One, PlayStation 4 e Nintendo Switch.
Fonte: GameSpot