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In Assassin's Creed Origins ci saranno battaglie dinamiche tra fazioni rivali

Un mondo vivo che va al di là del giocatore.

Ubisoft ha dimostrato in più di una presentazione e attraverso parecchie dichiarazioni come Assassin's Creed Origins venga considerato un capitolo fondamentale per il franchise. Tornare sul mercato dopo un periodo sabbatico è, d'altronde, un passo estremamente importante e sicuramente molto delicato dato che ci sono parecchie aspettative da non disattendere.

Le ultime dichiarazioni concesse dal creative director, Ashraf Ismail, sono state pubblicate sulle pagine di OPM e riportate da GamesRadar+. L'argomento centrale sono gli NPC e la realizzazione di un mondo di gioco davvero vivo.

"Ci sono parecchie fazioni diverse in questo mondo e bisogna considerare che queste fazioni stanno realmente vivendo all'interno del mondo di gioco. Non abbiamo nulla che sia un evento scriptato che si attiva perché ti trovi a cinquanta metri di distanza, una battaglia non inizia per i giocatori. Questi sono NPC con dei comportamenti propri, delle azioni tipiche, che hanno un obiettivo e che si possono incrociare tra di loro. Se lo fanno con dei nemici ci sarà una battaglia, con degli alleati un saluto o un abbraccio, quindi questo è davvero un mondo vivo".

Naturalmente potremo decidere di intervenire in queste battaglie tra fazioni o di sfruttarle a nostro vantaggio per proseguire oltre indisturbati. Attualmente le fazioni confermate in Assassin's Creed Origins sono tre: i Ribelli che sembrano degli alleati occasionali di Bayek; Ptolemies che sono in sostanza delle forze dell'ordine che si occupano dei prigionieri e della raccolta delle tasse e infine i Banditi. Naturalmente nel gioco finale potrebbero esserci ulteriori novità e nuove fazioni.

Cosa pensate dell'impegno di Ubisoft nella creazione di un mondo di gioco davvero vivo e credibile?