Assassin's Creed Valhalla ha un riferimento al Coronavirus
Il primo gioco AAA a menzionare la pandemia.
Il Coronavirus, altrimenti noto come COVID-19, è il virus che ha gettato il mondo in una pandemia, causando lockdown, angoscia e costringendo tutte le nostre amate conferenze sui videogiochi a essere rinviate o completamente cancellate. Tuttavia, Assassin's Creed Valhalla potrebbe essere il primo gioco AAA a menzionare al suo interno il COVID-19.
I giocatori assumono il ruolo di Eivor, un vichingo (o una vichinga) che viaggia in Inghilterra per ricominciare da capo. Ma come con tutti i titoli della serie, i segmenti dell'Animus giocano un ruolo fondamentale nella storia; così troviamo Layla che si prende una pausa dall'Animus che consente lei di viaggiare nel passato e impersonare Eivor.
Questi momenti di solito offrono anche un po' di esplorazione nel mondo moderno e, nel caso del Valhalla, è possibile camminare per la casa. E analogamente ad altri giochi, c'è un laptop che vi permette di rovistare tra cartelle, file ed e-mail. In un'e-mail, Layla risponde a Rami Hassan dicendo: "Non ho il Covid, no". È ovviamente un riferimento molto minore, ma è sembrato sia strano che interessante inserire un riferimento che non è solo rilevante ma ancora in corso nel mondo reale.
Vi ricordiamo che Assassin's Creed Valhalla sarà disponibile a partire da domani 10 novembre su PC, Xbox One, Xbox Series X, PlayStation 4 e il 19 novembre su PlayStation 5.
Fonte: Dualshockers