Assassin's Creed Valhalla è 'pay-to'win'? Le armature legate a microtransazioni fanno discutere
"Tutto subito"...ma pagando.
Dopo qualche tempo dall'uscita di Assassin's Creed Valhalla, Ubisoft ha implementato il suo negozio interno dove, per una certa somma di Crediti Helix, è possibile acquistare oggetti in-game. Ora però i giocatori stanno iniziando a mettere in discussione il principio dietro la vendita di questi oggetti.
Nella versione base di Assassin's Creed Valhalla è possibile trovare in giro per il mondo dieci set di armature, una dei quali è disponibile solo temporaneamente. Tuttavia all'interno del negozio, attraverso le microtransazioni è possibile acquistarne già otto. A peggiorare le cose, quei set di armature da acquistare garantiscono caratteristiche e bonus che non si troveranno altrove e alcuni di questi sono giocoforza più efficaci dei set normalmente reperibili nel gioco: dobbiamo quindi parlare di Valhalla come un titolo "pay-to-win"?
E qui entrano in gioco i fan, che si suddividono tra chi è a favore di queste microtransazioni, perché aiuterebbero a finanziare lo sviluppo di contenuti gratuiti futuri e nuovi aggiornamenti e chi invece prevede un peggioramento di questa situazione. Si tratta di un argomento complesso che deve essere valutato sotto più punti, ma tuttavia non è una buona pubblicità per il gioco.
Vale la pena notare che tecnicamente è possibile sbloccare questi set di armature attraverso il gameplay. I set possono essere messi in vendita nel vostro insediamento, ma le scorte sono a rotazione. E poiché ogni set di armature è composto da cinque pezzi diversi, ci vuole comunque molto tempo per completare la collezione, per non parlare del fatto che la valuta di gioco utilizzata per acquistare questi oggetti, ovvero l'opale, è limitata in base alle ricompense delle missioni settimanali e giornaliere.
Fonte: Push Square