Australia: continua il dibattito sul nuovo rating R18+
Le linee guida del governo pongono in cattiva luce i videogiochi.
L'industria videoludica ha ancora dei dubbi sul giudizio dei titoli pubblicati in Australia.
L'R18+ sembrava aver spazzato via le criticità della vecchia valutazione massima di MA15+, a causa della quale molti titoli, tra cui Left 4 Dead 2, hanno subito tagli vistosi o non sono stati commercializzati.
Non è così, apparentemente, perché il nuovo rating mantiene delle zone d'ombra che non lasciano tranquilli gli addetti ai lavori. Per le linee guida appena approvate dal governo locale, infatti, i giochi "hanno un impatto maggiore rispetto ai nei film e perciò sono potenzialmente più dannosi sui minori" e vanno quindi controllati con un'attenzione particolare.
L'Interactive Games and Entertainment Association, la corporazione degli editori videoludici australiani, riconosce che tali linee "sono state create per provare a bilanciare le preoccupazioni di chi si è opposto alla classificazione R18+ e quelle degli adulti che vogliono giocare titoli pensati specificamente per pubblici maturi e che sono subito disponibili nelle altre democrazie sviluppate" ma esprime il proprio disappunto per la netta differenziazione, a suo dire ingiusta, fatta tra videogiochi e altri media come il cinema.