L'autore di Metro 2033: "sui videogiochi Sapkowski si sbaglia ed è uno str***o arrogante"
Glukhovsky contro l'autore di The Witcher.
Come probabilmente saprete se seguite le nostre pagine, Andrzej Sapkowski (scrittore polacco che ha creato l'universo di The Witcher) ha un rapporto quanto meno complicato con i videogiochi, un rapporto che ha scatenato una reazione piuttosto dura in Dmtry Glukhovsky, autore e creatore dell'universo di Metro, altro romanzo ad essere sbarcato nel mondo dei videogiochi.
Sapkowski conferma in un'intervista a Waypoint che per i lettori che ha guadagnato grazie ai videogiochi ne ha persi altrettanti.
"Penso che il risultato sia sostanzialmente equo. Semmai ci sono più persone che hanno giocato ai videogiochi perché hanno letto i libri. Questo è il mio conteggio ma non sono sicuro. Non ho mai svolto alcuno studio in merito".
Glukhovsky non pare molto d'accordo:
"Penso che si sbagli completamente e che sia uno str***o arrogante. Senza il franchise videoludico The Witcher non avrebbe mai ottenuto i tantissimi lettori internazionali che ha. Non riguarda solo i gamer ma anche il giornalismo videoludico e l'interesse che ha creato, e la sola sensazione di qualcosa di fantastico, gigantesco e impressionante che stava arrivando sul mercato. Questo ha attirato l'interesse delle persone. Sarebbe rimasto un fenomeno locale dell'est Europa senza questo ma non avrebbe mai fatto breccia in occidente. Lo stesso discorso si può fare per i miei libri di Metro".
Glukhovsky continua parlando del primo approccio con il team di 4A Games e di ciò che pensa dei videogiochi. Metro 2033 venne pubblicato online in forma completamente gratuita e gli sviluppatori furono tra i primi lettori.
"Il creative lead di 4A Games, Andrei Proharov, ricevette il link al sito da qualche suo amico, lesse il libro nella notte e pensò che fosse una storia perfetta per il loro prossimo gioco. Decisi di sfruttare questa opportunità per raccontare la mia tipologia di storie e non consideravo assolutamente i videogiochi come un pericolo per la mia proprietà. Al contrario pensavo che fosse una grande opportunità per promuovere l'intera IP e funzionò esattamente in questo modo".
Il rapporto con 4A Games fu immediatamente molto positivo: "Se stai lavorando con persone di talento dai loror la libertà di creare, di interpretare la tua storia".
Pare evidente che Glukhovsky e Sapkowski abbiano un rapporto diverso con i videogiochi, cosa pensate di queste dichiarazioni?