Bethesda parla della natura co-op di Wolfenstein: Youngblood
Le parole di Pete Hines.
Negli ultimi due anni, i fan dei videogiochi hanno espresso le loro preoccupazioni per la "progressiva" morte del single player.
Tra i grandi editori, Bethesda è la compagnia che ha tirato fuori le esperienze single-player più interessanti negli ultimi tempi. Tuttavia, durante l'E3, il publisher si è concentrato su nuovi titoli e DLC per i giochi esistenti, molti dei quali con componenti multiplayer.
Fallout 76 è un'esperienza RPG completamente multiplayer, il gioco mobile Elder Scrolls Blades ha componenti multiplayer, Doom Eternal permette alle persone di invadere le partite, Prey sta ottenendo DLC multiplayer e il prossimo Wolfenstein è in modalità cooperativa. Questo segna un cambiamento per l'azienda?
"Continuiamo a supportare anche i titoli per giocatore singolo più di chiunque altro là fuori", afferma l'SVP of global marketing di Bethesda, Pete Hines, in un'intervista con VG247.com al QuakeCon. "Ma non abbiamo detto che vogliamo fare solo single-player. Non è quello che i nostri sviluppatori vogliono fare, non è quello che vogliamo fare: vogliamo fare molte cose, incluso il single-player".
"Continueremo a lavorare su una varietà di cose diverse, e sarà tutto basato su ciò che i nostri sviluppatori vogliono fare". Come nel caso di Wolfenstein: Youngblood, dove i giocatori potranno giocare con un'altra persona o con un compagno guidato dall'IA. "È un gioco co-op, ma rimane lo stesso tipo di gioco e non cambia drasticamente anche se qualcuno non gioca con te."
In finale, dunque, non si tratta di un vero e proprio cambiamento nella politica dell'azienda, poiché nello specifico caso di Wolfenstein: Youngblood viene comunque concessa un'esperienza single player.
Il gioco è stato presentato all'E3 2018 e le protagoniste saranno le figlie di B.J Blazkowicz.
Che ne pensate di Wolfenstein: Youngblood?