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Bethesda è stata salvata da Morrowind

Lo rivela Todd Howard in un'intervista.

Il sito tedesco GameStar ha intervistato Todd Howard, game director di Skyrim e Fallout 3, nella città di Monaco.

Il director ha raccontato la sua personale esperienza all'interno degli studi di Bethesda nel Maryland prima del successo degli ultimi anni.

In particolare si è soffermato sulla fine degli anni '90, focalizzandosi sul secondo e terzo episodio della serie The Elder Scrolls.

"La compagnia ha attraversato un periodo molto duro. Eravamo molto vicini alla chiusura alla fine degli anni '90", ha raccontato Howard, che ha poi proseguito scendendo nel dettaglio: "Daggerfall fece bene. Iniziammo così a fare molti giochi, ma non erano abbastanza buoni. E non erano neppure il tipo di giochi che ci piaceva fare".

Giochi come Battlespire, Redguard e Tenth Planet non ebbero il successo sperato, così la compagnia in crisi divenne parte di Zenimax che gli diede respiro e finanziò The Elder Scrolls III: Morrowind. All'inizio erano solamente in sei, e questo fu una sorta di nuova genesi per Bethesda.

Di seguito potete trovare l'intervista integrale (in Inglese).

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Avatar di Marco Vitiello
Marco Vitiello: Videogiocatore fin dai tempi del primo Super Mario su Atari, è cresciuto a pane e The Games Machine. Esperto di GdR pen&paper, bazzica spesso per le fiere del fumetto di tutta Italia dove fa incetta di gadget. Toglietegli tutto ma non videogiochi, cinema e serie TV.
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