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Bethesda: "eravamo stanchi di recensioni che parlavano più delle nostre politiche che del gioco"

Pete Hines spiega il cambio di rotta della compagnia.

Negli ultimi anni Bethesda ha cercato di cambiare il modo in cui si approcciava alla stampa specializzata e alle recensioni. Ci sono stati due cambiamenti nelle politiche legate alla recensione con una prima decisione piuttosto "radicale" poi seguita da un parziale dietrofront.

Come forse ricorderete la compagnia aveva deciso di inviare alla stampa le copie per le recensioni solo nel giorno di lancio. Niente recensioni prima dell'uscita con giocatori che di conseguenza non potevano farsi un'idea immediata sul titolo e con la stampa stessa che si ritrovava in una situazione complicata, divisa tra la necessità di pubblicare un articolo/video il prima possibile e quella di testare a fondo ogni sfaccettatura del titolo prendendosi inevitabilmente tutto il tempo necessario.

Nell'ultimo anno i codici sono arrivati alla stampa alcuni giorni prima dell'uscita. Il motivo? Pete Hines ha spiegato a VG247.com le ragioni dietro il parziale cambio di rotta della compagnia.

"A un certo punto tutta la questione delle politiche legate alle copie per le recensioni si era trasformata nella questione principale ed eravamo stanchi di leggere recensioni in cui il primo paragrafo spendeva più tempo parlando di questo piuttosto che del gioco. Anche per questo abbiamo deciso di non attirare più l'attenzione su questo aspetto e abbiamo iniziato a pensare che se avremmo inviato le copie e basta forse le persone avrebbero iniziato a parlare del gioco invece che delle politiche sulle recensioni. Per questo abbiamo cambiato approccio".

Pete Hines.

Un nuovo approccio prevede anche una valutazione dei singoli prodotti e non una politica generale.

"Abbiamo pubblicato The Evil Within 2 e inviato le copie per le recensioni piuttosto in anticipo e abbiamo fatto lo stesso per Wolfenstein 2. Poi ci sono stati altri giochi che abbiamo inviato al lancio. Penso che continueremo a valutare ciò che ha più senso caso per caso. Nel caso di The Elder Scrolls Online non abbiamo una scelta. Fallout 76 è uguale, si basa sui server quindi il gioco è disponibile o meno".

In pratica possiamo aspettarci un futuro in cui i giochi prettamente single-player verranno inviati alla stampa prima del lancio mentre progetti come Fallout 76 non potranno ricevere valutazioni e recensioni prima del day one. Qual era la vostra opinione sulle politiche di Bethesda e cosa pensate delle parole di Hines?

Avatar di Alessandro Baravalle
Alessandro Baravalle: Si avvicina al mondo dei videogiochi grazie ad un porcospino blu incredibilmente veloce e a un certo "Signor Bison". Crede che il Sega Saturn sia la miglior console mai creata e che un giorno il mondo gli darà ragione.

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