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Blizzard chiude l'ufficio di Versailles e i dipendenti scioperano in piazza

Uno sciopero che vedrà anche le presenza dei sindacati.

Un gruppo di sindacati che rappresenta i dipendenti Blizzard in Francia ha chiesto uno sciopero, in seguito alla notizia che la società sta chiudendo l'ufficio di Versailles e mettendo a rischio centinaia di posti di lavoro durante la pandemia. I sindacati hanno rilasciato una dichiarazione, invitando i lavoratori a scioperare "per difendere il lavoro e salvare l'azienda".

Nella dichiarazione congiunta di CGT, SPECIS-UNSA e CFE-CGC, i sindacati affermano che Blizzard in realtà avrebbe pianificato questa chiusura da molto tempo, ma che ha sempre negato. "Questo è uno shock per i dipendenti che non si aspettavano quell'annuncio. In 15 anni, molti di noi hanno lasciato le loro case da tutta Europa per entrare a far parte dell'azienda, le persone hanno davvero investito tutta la loro vita nel successo Blizzard".

Verranno tagliati 285 posti di lavoro, che il comunicato definisce "inconcepibili" vista la situazione del mercato del lavoro a causa del Coronavirus. L'anno scorso Blizzard ha tagliato centinaia di posti di lavoro nei suoi uffici statunitensi, in particolare nel settore marketing e nell'IT. Secondo la dichiarazione, ha anche tentato di tagliare 133 posti di lavoro in Francia, ma è stato fermato dal tribunale, oltre ad aver pianificato altri licenziamenti nel marzo di quest'anno, cosa che ancora una volta non è stata in grado di fare. I sindacati affermano che la direzione ha quindi ridotto di proposito la qualità delle condizioni di lavoro, mettendo a rischio i dipendenti.

La dichiarazione definisce "assurda" la decisione di Blizzard di chiudere l'ufficio, dato che è leader in un settore che ha resistito al coronavirus molto meglio di altri. Ciò suggerisce che un altro motivo, a parte l'impatto della pandemia, è al centro della decisione, sostenendo che la "volontà di evitare le norme fiscali europee creando un hub lontano dall'Europa a Londra sembra una spiegazione più probabile".

Sostegno arriva anche da parte dei giocatori affermando di non voler giocare alla pre-patch di World of Warcraft: Shadowlands pubblicata da poche ore.

Fonte: PCGamer