Da Blizzard a Ubisoft, i grandi ospiti che hanno chiuso il Level Up
Grafica, produzione e sviluppo al centro della terza e ultima giornata.
Si chiude con un'affluenza rilevante il Level Up di Roma, la tre giorni che, nella cornice degli studi di Cinecittà, ha ospitato figure di spicco del panorama italiano e internazionale della produzione e dello sviluppo di videogiochi.
Fra i principali intervenuti va evidenziato il design department manager di Blizzard Entertainment, Craig Morrison, che ha parlato di come la collaborazione - diversamente dalla cooperazione - possa essere il grande passo in più per un team creativo: organizzare il lavoro incentivando la fiducia reciproca dei membri del team tramite una mentalità più aperta.
E per chi volesse seguire le sue orme, Morrison ha un consiglio molto particolare: "Fate un sacco di errori. Soltanto così potrete imparare davvero".
Il Level Up è stato però anche molto altro:
- Tom Isaksen (lead character artist di Ubisoft) ha parlato di modellazione 3D;
- Tommaso Bonanni (game designer di Caracal Games) ha evidenziato come l'archeologia possa essere applicata al mondo dei videgiochi;
- Fabio Polimeni (co-fondatore di Play2Speak) è intervenuto per trattare le strategie multi-threading;
- Andrea Morini (direttore didattico dell'Accademia Italiana Videogiochi) ha tenuto un seminario riguardo allo strumento procedurale MASH;
- Fabrizio Cilli (security manager di Accenture) ha esplorato la necessità di curare meglio la sicurezza informatica nei servizi digitali e quali siano i principali rischi;
- Sven Mika (senior software developer per Ducandu) ha informato il pubblico accorso rispetto all'uso dell'apprendimento automatico per migliorare l'intelligenza artificiale dei personaggi non giocanti;
- Yara Khoury (head of games di Outpost Games) ha invece trattato il processo di produzione e di creazione di un videogioco dal punto di vista organizzativo;
- Diego Ricchiuti (direttore creativo di Affinity Project) ha infine tenuto un seminario rispetto al game design.