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Bloccato lo spot TV australiano di Dead Island: Riptide

La pubblicità comprendeva una scena di suicidio.

L'Aussie Advertising Standards Board ha bloccato uno spot televisivo che avrebbe dovuto promuovere in Australia il lancio di Dead Island: Riptide.

L'ente addetto alla valutazione della pubblicità ha rifiutato le giustificazioni di ATE, il distributore locale del gioco, secondo il quale essa sarebbe stata "attinente al contesto" del titolo.

Il problema è sorto alla vista di una scena in cui un personaggio si suicidava per evitare il contagio con un'ondata di zombie in arrivo.

Questa scena intendeva "trasmettere lo stato di disperazione dei personaggi del gioco, che si trovano ad affrontare l'orrore travolgente e la violenza di un vasto numero di zombie che dà loro la caccia".

Una definizione che non trova d'accordo l'AASB, per il quale un suicidio "non è comunque giustificabile anche nel contesto di una pubblicità per un videogioco rivolto agli adulti".

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Avatar di Paolo Sirio
Paolo Sirio: Boxaro ma non troppo, sonaro a tratti con un occhio di riguardo per Nintendo, comprende ben presto che il mestiere del giornalista, filtrato per la passione dei videogiochi, ha tutto un altro sapore.
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Dead Island: Riptide

PS3, Xbox 360, PC

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