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Borderlands 3: Gearbox non avrebbe potuto accettare le condizioni di Troy Baker a causa della legge vigente in Texas

Il CEO Randy Pitchford spiega perché la collaborazione con il doppiatore di Rhys non è andata a buon fine.

Nella giornata di ieri vi avevamo riportato una piccola intervista fatta a Troy Baker in cui spiegava perché Gearbox non l'aveva più contattato per doppiare Rhys in Borderlands 3, un personaggio apparso all'interno di Tales From The Borderlands di TellTale.

Secondo quanto riportato da Baker, Gearbox non aveva intenzione di sindacalizzarsi; in questo modo il doppiatore, facente parte di un sindacato, non ha potuto accettare il lavoro per cui era presente una sorta di accordo. Ora però è Gearbox stessa a spiegare perché non si è più fatto nulla.

Secondo la società, la colpa risiede nella legge del Texas, che non permette di scritturare unicamente attori e doppiatori facenti parte di un sindacato. Il Texas è infatti uno stato cosiddetto "right-to-work", ovvero uno stato in cui ad una persona non può essere negato un lavoro in base al fatto che faccia parte o meno di un sindacato o di una qualsiasi organizzazione lavorativa.

Gearbox ha inoltre pubblicato una dichiarazione a poche ore dall'intervista di Baker: "Troy è un talento eccezionale e siamo rimasti delusi dal fatto che ha rifiutato di collaborare con Borderlands 3 dopo aver ricevuto la parte. Gli auguriamo il meglio e speriamo che sappia che l'offerta di collaborare con lui è ancora valida. Gearbox è una società del Texas ed è vincolata dalla legge dello stato, il che significa che a una persona non può essere negato il lavoro a causa dell'adesione o della non appartenenza a un sindacato o altra organizzazione del lavoro. In quanto organizzazione di proprietà e guidata da talenti, Gearbox lavora con entusiasmo per garantire che le nostre condizioni di retribuzione e di lavoro soddisfino o superino gli standard sindacali. Crediamo anche fortemente nell'assumere doppiatori locali ogni volta che possiamo, motivo per cui siamo entusiasti che la carriera di Troy sia davvero decollata dopo aver lavorato con noi".

Tuttavia il sindacato SAG-AFTRA ha dichiarato che Gearbox si sarebbe rifiutata di entrare in contatto con i sindacati affermando che "la società rifiuta agli attori un salario equo, un posto di lavoro sicuro ed una copertura sanitaria per la loro famiglia".

Senza dubbio le dichiarazioni di Gearbox sono confuse e molto poco chiare e attualmente Baker non ha ancora risposto a questo comunicato. Rimanete in contatto con noi per ulteriori dettagli.

Fonte: VG247