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Effetto Brexit: il 40% delle compagnie britanniche sta pensando di trasferire la propria sede

I risultati della ricerca condotta da Ukie.

La Brexit ha inevitabilmente avuto degli effetti anche sull'industria dei videogiochi britannica e su diverse compagnie che fanno affidamento su lavoratori proveniente dall'Europa.

È ciò che traspare dando un'occhiata ai risultati della ricerca condotta da Ukie e riportata da The Guardian. Secondo questa ricerca la principale preoccupazione dell'industria è la possibile perdita di talenti internazionali provenienti dalle nazioni dell'UE, una perdita che potrebbe portare a una mancanza di figure professionali di primo piano e che sta spingendo il 40% delle compagnie a considerare di spostare la propria sede in un'altra nazione.

Il problema è particolarmente importante considerando che gli impiegati provenienti dall'UE sono in media un terzo di quelli totali. il cofondatore e CEO di Bossa Studios ha dichiarato:

"L'incertezza danneggiante causata dalla Brexit ai nostri impiegati europei e non avere libero accesso ai migliori talenti di quelle nazioni, alcuni dei quali stanno ora rifiutano di spostarsi in UK, ci sta forzando a considerare se sarà possibile produrre i nostri futuri giochi in questa nazione".

La Brexit potrebbe inoltre causare l'impossibilità di accedere a programmi di finanziamento come Creative Europe, un'iniziativa sulla quale si è basata per esempio The Chinese Room (Dear Esther, Everybody's Gone to the Rapture).

Cosa pensate dei risultati di questa ricerca?

Avatar di Alessandro Baravalle
Alessandro Baravalle: Si avvicina al mondo dei videogiochi grazie ad un porcospino blu incredibilmente veloce e a un certo "Signor Bison". Crede che il Sega Saturn sia la miglior console mai creata e che un giorno il mondo gli darà ragione.

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