Brian Fargo potrebbe abbandonare i videogiochi dopo l'uscita di Wasteland 3
Il CEO di inXile Entertainment pensa all'uscita di scena.
Se gli RPG vecchia scuola stanno tornando ai fasti del passato bisogna ringraziare anche il lavoro di inXile Entertainment, software house che nel corso degli ultimi anni ci ha regalato due grandi produzioni come Wasteland 2 e Torment: Tides of Numenera e che intorno al 2019 ci proporrà Wasteland 3.
Proprio all'uscita di Wasteland 3 è legato il futuro di Brian Fargo, figura leggendaria nell'industria videoludica che attualmente ricopre il ruolo di CEO di inXile ma che tra le altre cose è anche stato fondatore di una storica compagnia come Interplay Entertainment. Come riportato da Eurogamer.net, Fargo starebbe pensando di ritirarsi proprio dopo l'uscita di Wasteland 3.
"Amo questa industria ma ne faccio parte dal 1981. Ne ho fatto parte con Ken e Roberta Williams (cofondatori di Sierra), Trip Hawkins (fondatore di EA), i ragazzi di Brøderbund. Guardo ai miei amici e mi rendo conto che hanno molto più tempo libero di me. È un business davvero molto intenso, ti assorbe completamente. Sembra che debba rilassarmi un po'. C'è ancora parecchio tempo prima che sia il 2019, non è domani".
Fargo si ritirerebbe dal mondo dei videogiochi dopo ben 38 anni di carriera e lasciando una compagnia, inXile Entertainment, indipendente e assolutamente in salute.
"Non posso neanche immaginarmi libero per un mese. Lavoro tutti i giorni per tantissime ore. Mi sveglio per dedicarmi alle mie email e vado a dormire staccandomi dalle mie email. C'è qualcosa che accade in ogni momento e devo dare informazioni velocemente perché se sono lento potrei influire sul lavoro di quattro persone che a loro volta saranno lente. Ho questa sensazione in ogni momento e spesso devo comunicare anche con persone dall'altra parte del mondo".
Sta per arrivare un po' di meritato riposo per Fargo? Probabilmente si, ma prima di tutto c'è l'obiettivo di trasformare Wasteland 3 in un gioco assolutamente memorabile.
Cosa pensate del possibile addio al mondo dei videogiochi di Brian Fargo?