Bugsnax: i creatori sposano i quattro giorni di lavoro a settimana
Il team di Bugsnax concilierà lavoro e sfera privata in questo modo.
Mentre l'industria dei videogiochi è famosa per utilizzare il crunch, ovvero quei periodi lavorativi più o meno lunghi in cui gli sviluppatori lavorano tante ore per poter consegnare un prodotto nel tempo prestabilito, alcuni studi decidono di rimediare al problema adottando azioni concrete.
Tra questi troviamo lo studio di sviluppo di Bugsnax, il quale ha annunciato di passare a quattro giorni settimanali di lavoro senza riduzione di stipendio. I collaboratori di Young Horses quindi lavoreranno 32 ore settimanali anziché 35. "Possiamo dare alle persone la possibilità di fare quello che vogliono nel loro tempo libero" ha spiegato Phil Tibitoski, co-fondatore e presidente di Young Horses. "Sappiamo cosa deve essere fatto e quanto e ci atteniamo ad un programma".
Questa decisione è stata presa all'unanimità e attuata nel mese di luglio, mese che è servito come periodo di prova. Tuttavia, Tibitoski riconosce che questa reattività è resa possibile dalle piccole dimensioni dell'azienda che impiega solo otto persone. "È stato più facile per noi fare questa scelta perché è più facile quantificare il lavoro svolto dal nostro team rispetto agli studi più grandi. Quindi, il nostro periodo di prova e la nostra capacità decisionale sono più veloci di uno studio che deve chiedere il via libera a molti dipartimenti e investitori" ha dichiarato.
Di crunch ne ha parlato anche il designer senior di Retro Studios Mike Wikan, il quale ha svelato i durissimi periodi di crunch nello studio prima dell'acquisizione da parte di Nintendo.
Fonte: IGN