Bungie: "niente server dedicati per Destiny 2? In realtà usiamo un sistema ibrido"
Un sistema più complesso del previsto.
Considerando che secondo alcuni esperti del settore i server dedicati avrebbero anche aiutato a raggiungere i 60 fps, il fatto che Destiny 2 non li sfrutti fa discutere non poco i tanti appassionati del titolo Bungie. La situazione, tuttavia, sarebbe più complessa.
L'ingegnere capo, Matt Segur, ha toccato l'argomento sul sito di Bungie sottolineando come in realtà il gioco sfrutti un sistema ibrido.
"Molti sono preoccupati dal nostro annuncio riguardante l'assenza dei server dedicati. Per quanto sia utile spiegarla in questi termini, la risposta completa è più complessa perché Destiny sfrutta un modello unico. Tutte le attività di Destiny 2 sono ospitate da uno dei nostri server. Questo significa che non ci sarà mai una migrazione dell'host nel corso di un Raid o di altri match. Questo è diverso dal primo gioco dove i compiti di hosting venivano svolti dalle console dei giocatori.
"Non usiamo il termine server dedicati perché nella community videoludica si riferisce al modello puro client/server. Destiny 2 usa un ibrido client/server e peer-ro-peer. Il server ha l'autorità su come il gioco procede e ogni giocatore ha l'autorità sui propri movimenti e abilità. Questo garantisce una sensazione di immediatezza a movimenti e sparatorie senza tener conto del luogo da cui si sta giocando".
Come riportato da PC Gamer, Segur ha anche parlato dei cheater rivelando che attraverso particolari tecnologie la loro vita su PC sarà "sgradevole, brutale e corta".
Cosa pensate del modello ibrido pensato per Destiny 2?