Call of Duty: scoperto un torneo LAN segreto che violava deliberatamente le disposizioni anti COVID-19
Che genialità!
In queste ultime ore, un video molto preoccupante sta facendo il giro dei social media, creando non pochi grattacapi per le personalità coinvolte. Sembra infatti che sia stato scoperto un torneo LAN di Call of Duty: Modern Warfare, ufficiale in tutto e per tutto, ma tenuto nascosto poiché, com'è evidente, viola le attuali normative anti COVID-19.
Secondo quanto riportato da Dotesports, tempo fa la American Gaming Network avrebbe indetto la Indianapolis Open, un torneo LAN amatoriale di COD che doveva partire nel mezzo della pandemia da coronavirus. I giocatori dovevano, ovviamente, indossare una mascherina, mentre gli organizzatori si sarebbero occupati di monitorare la temperatura dei partecipanti.
Qualche giorno fa, AGN annunciò la decisione di spostare l'evento online, con una dichiarazione del COO Gage Cash: in essa, viene spiegato che la decisione era stata imposta da Activision stessa, per tutelare la salute dei giocatori.
Tutto ok quindi? Invece no, perché pare che il torneo LAN si sia tenuto lo stesso, in barba alle decisioni di Activision e di ogni regola anti COVID-19. La prova è un video, pubblicato prima su Reddit e poi sui vari social media, nel quale si vedono diversi giocatori intenti nel torneo. A quanto pare, è presente anche un altro video nel quale vengono riportati anche i risultati ufficiali dei match, ma esso è stato rimosso nel momento in cui quest'altro è iniziato a diventare virale.
Sebbene la situazione sia incredibilmente assurda e pericolosa (il numero di maschere nel video è incredibilmente basso, come il distanziamento sociale praticamente assente), nessuno è ancora riuscito a trovare una spiegazione e un colpevole di tutto ciò.
La location è indubbiamente la Ultimate Gaming Experience di Indianapolis, dove il torneo di AGN doveva originalmente tenersi, ma la società ha negato qualsiasi accusa rispondendo su Twitter:
"AGN non ha niente a che fare con i giocatori radunati in qualsiasi centro LAN. Non condividiamo la loro presenza il quel posto. Abbiamo chiesto a tutti di giocare da casa.".
Quale sarà la verità allora? Si è trattato di un gruppo di giocatori che, ignorando gli avvisi di Activision, ha deciso di radunarsi ugualmente di propria volontà, oppure l'Indianapolis Open non è mai stato spostato online e la AGN ha voluto fare "la furbata"?
Al momento non sappiamo cosa sia accaduto veramente, ma una cosa è certa: un torneo amatoriale di Call of Duty non vale il rischio di esporsi nel bel mezzo di una pandemia, specialmente in America dove la situazione peggiora di giorno in giorno.
Voi cosa ne pensate?
Fonte: Kotaku