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Call of Duty: Vanguard, il boss di Sledgehammer Games parla del caso Activision Blizzard e molestie

Aaron Halen, capo del team di COD Vanguard, su un tema delicatissimo.

Il boss dello studio di Call of Duty: Vanguard ha rilasciato una dichiarazione sui recenti eventi relativi alla causa contro Activision Blizzard.

Aaron Halen, boss di Sledgehammer Games, ha parlato di quanto accaduto presso il publisher di Call of Duty in un recente evento stampa.

La dichiarazione completa di Halen recita: "prima di iniziare, vorrei affrontare alcuni eventi recenti. Le storie di dolore che le persone hanno condiviso sono semplicemente devastanti. Sapete, amiamo creare giochi. È quello che facciamo. È il lavoro della nostra vita. Ma ancora più importante, siamo tutti esseri umani, siamo qui l'uno per l'altro, lavorando fianco a fianco e prendendoci cura l'uno dell'altro nei momenti buoni e in quelli cattivi".

"Quindi, a nome di Sledgehammer Games e di tutti i team che supportano Call of Duty: Vanguard, le molestie di qualsiasi tipo vanno contro tutto ciò che rappresentiamo come studio. Tutti, indipendentemente da titolo, ruolo, genere, orientamento, etnia, devono essere trattati sempre con dignità, rispetto ed uguaglianza".

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"Anche se non possiamo commentare la causa, quello che posso dire è che come team ci impegniamo a garantire che tutti i membri si sentano al sicuro, benvenuti e rispettati. Questi pensieri e azioni sono in cima ai nostri pensieri. Grazie a nome di tutto il team".

La dichiarazione di Halen arriva in seguito alla causa del California Department of Fair Employment and Housing che sostiene ci sia una cultura "frat boy" presso Activision Blizzard, con dipendenti donne pesantemente discriminate.

Fonte: Gamesradar.