Skip to main content

Call of Duty Warzone, al via una petizione italiana per aiutare Victor e suo figlio Valeriano

Un aiuto è ben accetto.

La community italiana di Call of Duty: Warzone questa volta si è unita per aiutare un papà eroe, Victor e suo figlio Valeriano e ha creato una petizione su Change.org per chiedere ad Activision di inserire proprio Victor come personaggio all'interno del battle royale. Valeriano soffre purtroppo di una rara malattia che l'ha colpito da piccolo ed il padre l'ha praticamente accudito per tutto il corso della sua vita. Entrambi sono fan del franchise di Call of Duty ed i giocatori vorrebbero fare un regalo a questo papà eroe.

Di seguito potete dare uno sguardo al testo della petizione.

"Alcuni bambini hanno Batman o Iron Man come supereroi, altri hanno il loro papà. Valeriano è uno splendido bambino che soffre di una rara patologia (unica al mondo) e Victor si prende cura di lui da quando aveva 10 mesi. Victor ha una passione trasmessagli da un altro dei suoi figli: Call of Duty. Il mondo del gaming è ancora malvisto in Italia e ancora oggi viene stereotipato come mero strumento d'intrattenimento per bambini. Per papà Victor invece è un mezzo per raccontare (con poche parole) la sua vita e quella di Valeriano a tutta la comunità italiana di Call of Duty (tra le più famose e frequentate d'Italia). Quest'ultima ha pensato di rendere omaggio al Superpapà Victor chiedendo alla società sviluppatrice del gioco, ovvero Activision, di inserirlo tramite motion capture come personaggio giocabile all'interno di Call of Duty: Warzone. Una richiesta forse improbabile ma non impossibile, che andrebbe a lanciare un chiaro messaggio: i videogiochi uniscono (anche a distanza) e non fanno parte di un mondo solamente fatto d'odio. Tutti vorremmo un eroe come Victor nella vita, ma ci accontentiamo di Verdansk".

Aiutare la community è semplicissimo: che voi giochiate o meno a Call of Duty potete firmare questa petizione cliccando qui. Mancano ancora un po' di firme per arrivare a 5.000 perciò tutti noi possiamo dare uno contributo.

Fonte: Change.org