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Call of Duty: WWII, polemiche tra Michael Condrey e un fan sull'esclusione delle svastiche

Il simbolo non sarà incluso nel multigiocatore, ecco la risposta del co-fondatore di Sledgehammer a un utente su Twitter.

Come probabilmente saprete, Call of Duty: WWII non presenterà il simbolo della svastica nel multigiocatore, il team di Sledgehammer Games si è rifiutato di inserire le celebri svastiche, simbolo per eccellenza del partito Nazista. Gli sviluppatori vogliono che gli utenti possano giocare tranquillamente e divertirsi nel multiplayer senza simboli oscuri.

La svastica, rappresenta il logo della tirannia della Seconda Guerra Mondiale e, in origine, era un simbolo Hindu di ben altro significato. Ad oggi, in Germania il simbolo è riconosciuto come criminale per legge e può essere diffuso esclusivamente per motivi di studio, quindi anche prodotti videoludici che presentano la svastica o ambientati durante la Seconda Guerra Mondiale vengono riadattati in Germania.

Per quanto riguarda Call of Duty: WWII, la modalità zombie non includerà la svastica, il simbolo sarà presente nella campagna principale del single player, tranne che in Germania.

Come segnalato dai colleghi di VG247, qualcuno è sembrato in disaccordo con la decisione degli sviluppatori e ha condiviso su Twitter il suo disappunto, prontamente è arrivata la risposta del co-fondatore di Sledgehammer, Michael Condrey, il quale è apparso irritato scrivendo che l'utente vorrebbe l'inclusione della svastica per identificarsi meglio con degli assassini.

La risposta di Condrey è sembrata poco professionale e ha scatenato una polemica sul social network. Il clima polemico si è riassestato poiché il giocatore era solamente interessato al significato storico del simbolo e voleva esprimere i suoi dubbi sulla rimozione della svastica presente in altri titoli della serie (e nelle varie modalità zombie).

E voi che ne pensate? Sledgehammer Games poteva trovare altre soluzioni o è giusto escludere il simbolo dalla componente multiplayer?