Il capo di Sports Interactive: "Attaccare la famiglia di qualcuno per un videogioco non è accettabile"
Miles Jacobson ritorna sulle minacce di morte subite.
Nella giornata di oggi vi abbiamo informato riguardo il caso della mancata traduzione cinese di Football Manager 2017, e del malcontento generato dalla fascia dei videogiocatori asiatici, in cui sono sfociate anche minacce di morte nei confronti del boss di Sports Interactive.
Miles Jacobson, d'altro canto, ha prontamente reagito di fronte a tali fatti, esternando il suo punto di vista su atteggiamenti così negativi e stupidi:
"Risulta sempre essere una situazione difficile, quando ci sei dentro, poiché quando la rabbia arriva da Internet ed è indirizzata verso qualcuno, si trasforma ad ogni modo in un qualcosa di natura molto, molto più grande", ha spiegato in un'intervista con GamesIndustry.biz.
"Questo è uno di quei casi in cui hanno deciso di effettuare una protesta di massa, pubblicamente, è davvero un avvenimento di grande portata. Non sto dicendo che ciò non sia un grosso problema per quelle persone, solo per essere chiaro. Loro hanno un problema con tale circostanza, va bene, ma da qui a dire che abbiamo fatto un torto ad ogni singolo individuo cinese... mi sembra proprio non corrispondere alla realtà dei fatti".
Jacobson è poi intervenuto, appunto, sulla questione delle minacce di morte:
"Devo essere molto attento con questo argomento, poiché ho avuto minacce di morte anche in passato. Ciò non mi tocca, anche se in parte mi da molto fastidio, soprattutto perché ormai mi ci sono abituato. Ma quando viene tirata in ballo la mia famiglia... beh questo non va decisamente bene. Così come quando qualcuno mi accusa di essere razzista, io che invece sono impegnato nel ruolo di ambasciatore nel progetto 'Kick Out Racism of Football', ciò non va altrettanto bene. Tutto questo per dire concetti semplici: non sono razzista, le minacce di morte per un videogioco sono idiozie, e attaccare la famiglia di qualcuno è qualcosa di veramente, veramente inaccettabile".
Sicuramente una spiegazione e uno sfogo più che leciti.
Nel caso non l'aveste ancora letta, qui trovate la nostra recensione di Football Manager 2017.