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Carlo Calenda: 'sui videogiochi mi sono sempre sbagliato, fanno parte della cultura' ma in realtà è...Luca Bizzarri?

L'ex ministro e attuale leader di Azione era sempre stato molto critico.

"Certo, sui videogiochi mi sono sempre sbagliato. Fanno parte della cultura, indipendentemente che lo si voglia o no. Ergo bisogna conoscerli e capirli. Sui videogiochi ho sempre avuto una visione parziale, è capitato anche a me, come a molti miei colleghi, di giudicare senza conoscere. Ma fanno parte anche loro della cultura, e bisogna capirli e conoscerli per capire e conoscere le generazioni presenti e future".

Come, come? Un politico italiano che non solo ammette di aver sbagliato ma che definisce i videogiochi una parte integrante della cultura e un qualcosa che bisogna conosce e approfondire? Strabiliante, quasi troppo bello per poter essere vero. E per certi versi è così ma andiamo con ordine.

Il politico a cui ci riferiamo è Carlo Calenda, ex ministro e attuale leader di Azione. Calenda era già stato protagonista sulle nostre pagine ma sempre con interventi negativi nei confronti dei videogiochi arrivando a etichettarli come una delle cause dell'analfabetismo in Italia, e sottolineando come non potessero assolutamente fare parte dell'educazione siberiana imposta ai figli. Potete quindi comprendere come i tweet di ieri siano risultati quanto meno strani.

Tutto inizia rispondendo a una frecciata di Matteo Bordone. Aver giocato a SimCity e Civilization è da perdigiorno? "Sì è da perdigiorno. Passo solo Red Dead Redemption".

Calenda che conosce Red Dead Redemption e che lo loda? Davvero inaspettato, wow! Poi il primo tweet che vi abbiamo presentato in apertura della news, quello in cui ammette di aver sbagliato e sottolinea che i videogiochi sono cultura, accompagnato anche dal secondo che ribadisce e amplia leggermente il concetto.

Tutto bellissimo ma poi arrivano anche tweet in favore della legalizzazione della droga e altre uscite dai toni diversi dal solito e i campanelli di allarme hanno iniziato a essere decisamente troppi e molto attivi. Calenda, almeno sulla carta, fa parte del centro-(leggermente a)sinistra ma queste opinioni sembrano fin troppo radicali per lui.

Poi arriva la rivelazione: "Beh dalle interazioni direi che Luca Bizzarri ha vinto 20 a 0. Per esser chiari i contenuti sono stati realmente condivisi, abbiamo fatto le cose per bene, discutendone. Diciamo che sui videogiochi...va beh lasciamo perdere. Va bene anche quello. Grazie Luca".

Per alcune ore il comico e attore Luca Bizzarri (forse noto ai più come parte del duo Luca e Paolo) ha ricoperto il ruolo di social media manager di Carlo Calenda dopo uno scambio precedente in cui Bizzarri consigliava al politico di assumere un buon professionista in questo particolare ruolo.

Insomma, Calenda è sempre decisamente contro i videogiochi? Diciamo che quanto meno sembra esserci una piccola ma significativa apertura. Cosa pensate di questa curiosa vicenda?