Il discusso CEO di Crytek abbandona la sua posizione
Il presidente dello studio era stato considerato il responsabile del tracollo di Crytek.
Cevat Yerli, cofondatore, presidente e amministratore delegato di Crytek ha lasciato la sua posizione all'interno dell'azienda, e d'ora in poi si limiterà ad occupare il ruolo di "azionista strategico". Alla guida del publisher prenderanno il suo posto i due fratelli di Yerli, Avni e Faruk.
Come riporta Eurogamer.net, il CEO era finito sotto accusa per il lungo periodo di crisi vissuto da Crytek, con la società che era arrivata nel 2014 a sfiorare il collasso finanziario. La bancarotta fu evitata solo grazie alla cessione di alcuni asset dell'editore, come quella di Warface al colosso russo My.com e dello studio Crytek Black Sea passato nelle mani di SEGA.
Come se non bastasse, la figura di Cevat Yerli era finita al centro di un polverone mediatico per alcune sue affermazioni in una intervista con Eurogamer, nella quale definiva i dipendenti che lamentavano di non essere pagati come "molto impazienti, che si arrabbiano per il minimo ritardo". L'addio dell'amministratore delegato arriva in concomitanza col lancio di Hunt: Showdown, il peculiare FPS di Crytek riuscito ad attrarre la curiosità di moltissimi giocatori.
"Ora che la compagnia e in una posizione forte, è il momento giusto per riconoscere gli eccellenti obiettivi raggiunti dalla leadership e di lasciare la gestione ad Avni e Faruk", ha commentato in una nota Cevat Yerli. "Sono onorato di aver servito come CEO della compagnia fondata insieme ai miei fratelli quasi 20 anni fa, e di averne visto i successi. Non vedo l'ora di poter continuare ad aiutare Crytek in veste di azionista strategico, e sono davvero emozionato di scoprire cosa ci riservi il futuro".
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