Secondo il CEO del Liverpool Peter Moore, i videogiochi come Fortnite contribuiscono ad allontanare i giovani dal mondo del calcio
Occorre dunque trovare una soluzione.
Secondo il CEO del Liverpool Peter Moore, i giovani stanno pian piano abbandonando il mondo del calcio per dedicarsi ad altro, tra cui i videogiochi, per questo motivo l'industria calcistica deve adottare nuove tecnologie per tenere alto l'interesse.
Come riporta SportsPro, Moore ha in passato lavorato per Sega of America ed EA Sports, ed in una recente intervista ha espresso la sua preoccupazione per quanto riguarda il rapporto tra i più giovani ed il mondo del calcio:
"90 minuti per guardare una partita di calcio sono molti per un millennial. Guardando i numeri degli ascolti delle partite calcistiche da parte di millennial maschi mi preoccupo molto (come dirigente di una società calcistica)per il futuro, con la prossima generazione di fan in arrivo. Se come club non costruiremo solide impalcature tecnologiche alla fine li perderemo. C'è molta pressione da gestire di questi tempi e solo 24 ore per affrontarla, per giocare a Fortnite invece ci sono tante ore della giornata."
A quanto pare, dopo Netlix anche il mondo del calcio ha cominciato a temere della concorrenza di quel fenomeno mondiale che prende il nome di Fortnite.
Cosa ne pensate? Come ci si può difendere da tale concorrenza?